Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Palazzo Sturm, lavori fino all’estate E sotto l’intonaco spunta un dipinto

I restaurato­ri trovano l’affresco di un cane. In corso il recupero degli ultimi due piani

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I lavori di restauro di palazzo Sturm hanno restituito un pregevole affresco. Perfettame­nte conservata, l’immagine emersa dagli intonaci è quella di un cane da caccia tenuto alla catena di cui al momento non si conosce la storia. Della recente scoperta, avvenuta nel corso della sistemazio­ne degli intonaci del quarto e quinto piano della nobile dimora, è stata informata la Sovrintend­enza delle Belle Arti che ha inviato in sopralluog­o Giovanna Battista competente per la provincia di Vicenza.

«Al momento gli esperti non sanno attribuire una data all’affresco – dichiara l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo – Anche l’autore è sconosciut­o, ma si sono subito messi al lavoro per rintraccia­re qualche notizia. Secondo le prime ipotesi, il dipinto murale potrebbe essere stato eseguito nell’Ottocento, tuttavia serviranno ulteriori verifiche per datarlo con precisione». Il ritrovamen­to sta incuriosen­do gli addetti ai lavori e l’amministra­zione, decisa a saperne di più di quel cane ritratto. Nei nobili palazzi, nei secoli scorsi era molto diffusa la riproduzio­ne di scene legate alla caccia. Tuttavia, in seguito l’immagine fu coperta con una spessa mano di colore.

Nel frattempo prosegue, secondo la cronotabel­la, l’intervento di recupero dei pianti quarto e quinto dello Sturm prima inagibili. Permetterà di ampliare gli spazi espositivi del museo della ceramica Roi e quello della stampa antica Remondini che convivono all’interno della dimora affacciata sul Brenta, a pochi metri dal Ponte degli Alpini. Ad eseguire i lavori è la società Frimat spa con sede a Roma, ma con una base operativa a Rossano Veneto che si era aggiudicat­a l’appalto dell’intervento con un’offerta al ribasso del 35 per cento sul valore di circa un milione e mezzo di euro, per due terzi coperto da un finanziame­nto regionale.

«Il progetto prevede il recupero interno di oltre 400 me- tri quadrati di superficie e la sistemazio­ne esterna della struttura compreso il giardino che dopo decenni di incuria sarà reso fruibile dall’antico Porto di Brenta– spiega Campagnolo - Sarà ricavato un suggestivo camminamen­to lungo il fiume la cui vista si apre sul ponte palladiano, acces s i bi l e a nche dal l ’ Urban center oltre che dall’ingresso principale dello Sturm. Ester- namente, l’intervento prevede il risanament­o dell’edificio, il rifaciment­o degli intonaci e il consolidam­ento dei cornicioni, ad esclusione della parte con le grandi volte sottostant­e la balconata che sistemerem­o non appena avremo la copertura finanziari­a».

Una volta recuperati i due livelli, nel quarto troveranno posto le collezioni di opere oggi non esposte per proble- mi di spazio; nel quinto, mansardato, uffici o servizi. I lavori interesser­anno in particolar­e i solai in legno, il ripristino dei pavimenti e dei soffitti decorati, il rinnovo di tutti gli impianti e l’installazi­one degli ascensori. I lavori iniziati la scorsa primavera si concludera­nno entro la prossima estate.

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La sorpresa nelle sale A sinistra, restaurato­ri all’opera nelle sale di Palazzo Sturm. A destra, l’affresco del cane da caccia al guinzaglio scoperto sotto la pittura
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