Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Studenti insegnano un lavoro agli africani Ma in una missione
Cinque istituti e il Lions manderanno i ragazzi nel Benin
Un lavoro appreso a VICENZA scuola e le ore di «alternanza» per metterlo in pratica, sul campo: in una missione di suore in Africa. Cinque istituti superiori – Montagna, Rossi e Canova di Vicenza, Trentin di Lonigo, Da Ponte di Bassano sono capofila di un progetto senza precedenti sostenuto da Lions International, «Studenti in missione»: tre settimane di alternanza scuola-lavoro all’estero che a gennaio 2019 vedrà ragazzi di quinta insegnare sartoria, riqualificare l’agricoltura, installare pannelli fotovoltaici e mostrare come accudire al meglio minori e anziani in una città africana, Agbon in Benin.
Dal 2012 un gruppo di suore missionarie, le Immacolatine di Alessandria, ha avviato il recupero di una missione esistente ma abbandonata ad Agbon, con 80 ettari di terra di proprietà della diocesi: per la popolazione locale le missionarie hanno realizzato un ambulatorio «a cui fa riferimento la popolazione nel raggio di 90 chilometri. Seguiamo in particolare 800 malati con problemi mentali e di epilessia» spiega la 74enne e combattiva suor Laura Mosca, rodigina che guida il gruppo. «Abbiamo iniziato a sostenere le suore, attraverso donazioni con la fondazione Lions, dal 2015 – racconta Alfredo Riondino, officer distrettuale dei Lions – partecipano otto club e c’è il coordinamento della nostra governatrice Maria Enrica Cecchini».
Qualche mese fa da un dialogo con il preside del Montagna Domenico Caterino ne è nato un ampliamento inatteso quanto gradito. «Ho chiesto ai Lions, perché non inseriamo la missione nell’alternanza scuola-lavoro? E abbiamo iniziato a lavorarci» racconta il preside. Nella scuola di Vicenza il progetto è stato presentato ieri mattina, presenti anche l’assessore al Sociale del Comune di Vicenza Isabella Sala, il generale Giovanni Barbano del Coespu e la direttrice sanitaria dell’Usl 8 Simona Bellometti.
Nei giorni scorsi un ignoto benefattore ha stanziato 15mila euro per pagare il volo ad una decina di ragazzi maggiorenni: «Gli studenti sono entusiasti, porteremo là “competenze” – spiega la vicepreside Maria Cristina Menichetti – stiamo acquistando macchine da cucire speciali per una formazione specifica». Le macchine saranno comprate con il ricavato di vendite di abiti realizzati a scuola (una è in programma in corso Palladio l’8 aprile). Per i partecipanti ci saranno anche un mini corso di formazione sulla sicurezza al Coespu e di primo soccorso con l’Usl. Oltre all’indirizzo sartoriale il Montagna invierà studenti degli indirizzi audiovisivi e servizi sociali. Dal Rossi, invece, arriveranno futuri periti elettrotecnici e dal Trentin esperti agrari. Tutti con compiti precisi, dal recupero di terreno incolto a creazioni di strutture tecniche (cisterne per l’acqua, un pollaio industriale). «A me piacerebbe moltissimo fare l’alternanza in missione – racconta Anna Pinna, studentessa di quarta e rappresentante d’istituto – so già cosa potrei insegnare, dal cartamodello al tessuto e fino ai capi finiti».