Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, Menti tabù
La Reggiana vince 1-0, biancorossi ancora a digiuno in casa. Il peso delle troppe assenze
VICENZA
Stavolta la generosità non basta e a decidere sono le assenze. Senza tre quarti della difesa titolare, il Vicenza cede alla Reggiana nell’anticipo della ventisettesima giornata della serie C e interrompe la striscia positiva cominciata dopo la sconfitta col Padova. Ancora una volta il Menti, un tempo fortino inviolabile, diventa terra di conquista e adesso gli emiliani, in attesa di SudTirol-Padova, sono a -9 dalla capolista del girone B con una partita in meno.
L’1-0 finale è griffato al 43’ del primo tempo da Alessandro Cesarini, che sfrutta un buco difensivo del debuttante Jakimovski, che resta a terra dopo un contrasto a protestare (rialzandosi poco dopo) lasciando via libera al colpo di testa dell’uomo di maggior talento dell’attacco emiliano. L’inizio della partita è al piccolo trotto, del resto il Vicenza deve rinunciare pure a Malomo, oltre che a Crescenzi e a Giraudo. Con tre quarti della difesa titolare fuori causa, Zanini dà il via libera al debutto dal primo minuto dell’ultimo arrivato Jakimovski, con Bianchi rispolverato sulla fascia destra dopo un lungo periodo di assenza e Magri schierato accanto a Milesi. La Reggiana è nella formazione annunciata e per tutto il primo tempo dà sempre l’impressione di poter segnare. La difesa biancorossa balla paurosamente, Magri è totalmente fuori condizione e almeno tre suoi errori rischiano di causare il vantaggio. Bianchi annaspa e pure Jakimovski è colpevole in occasione della rete del vantaggio. Quando va giù dopo uno scontro di gioco con Carlini, non si rialza e nel frattempo Panizzi può innescare Cesarini, che di testa da pochi passi fa secco Valentini. Sul taccuino tanta Reggiana e pochissimo Vicenza: l’unico a tentare qualcosa è Romizi, per il resto è notte fonda sotto tutti i punti di vista. Sotto la lente i due episodi dubbi: nel primo (14’) Magri interviene in modo scomposto su Carlini, sarebbe rigore ma nessuno protesta e l’arbitro lascia correre. Nel secondo si invertono le posizioni: tutti protestano per un fallo di mano di Bianchi, ma stavolta l’arbitro vede bene perché il tocco (che c’è) è in caduta e a meno di un metro dalla posizione in cui viene scoccato il tiro. E così dopo il gol confezionato da Panizzi e realizzato da Cesarini in chiusura di primo tempo, Zanini decide di cambiare a inizio ripresa. Fuori Giorno e dentro Alimi, poi dopo otto minuti ecco pure Giacomelli al posto di Tassi.
Il gol del pari il Vicenza lo troverebbe subito, ma dopo due giri di lancette Milesi che deposita in gol la torre di Alimi viene pescato in fuorigioco e la segnalazione sembra corretta. La partita si sblocca e fioccano le occasioni: le più clamorose per Ferrari, anticipato in extremis da Crocchianti a due passi dalla linea di porta su assist di Giacomelli e per Altinier, che di testa alza da pochi passi l’invito a nozze di Rosso. Sullo scacchiere le pedine si muovono (Eberini sgancia pure Vignali, Rosso e Cianci cambiando praticamente tutto l’attacco), ma il risultato rimane sempre lo stesso. Nonostante la buona volontà, al Vicenza manca sempre qualcosa, che sia l’ultimo passaggio o la precisione al tiro, fatto sta che il tempo scorre e la Reggiana complessivamente rischia ben poco. Il resto lo fa Eberini, che si chiude a Riccio, togliendo progressivamente tutti gli attaccanti. Il Vicenza colleziona cross e ha una chance con Alimi, che scentra completamente il sinistro su bell’invito di De Giorgio.
E così, ancora una volta, il Vicenza dovrà riprendersi in trasferta quanto perso per strada in un Menti purtroppo non più fortino. La Reggiana vince e festeggia, si prende il secondo posto e strizza l’occhio pure al primo. Un piccolo pensierino, ma con ReggianaPadova alla penultima di campionato, chissà...