Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Centrodest­ra al lavoro per il candidato unico Rucco: ma io non mollo

Lo staff dell’aspirante sindaco : «Serve coerenza» Lo stallo prosegue e c’è chi parteggia per Hüllweck

- Gian Maria Collicelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I partiti lavorano per un solo candidato, la realtà dei fatti dice che con tutta probabilit­à i nomi che il centrodest­ra schiererà saranno due. Nel caos politico di questi giorni, a Vicenza, accade anche questo. E cioè che mentre le segreterie regionali dei partiti di centrodest­ra lavorano per trovare un’intesa, i puntini sulle «i» li metta chi e già sceso in campo da diversi mesi, con tanto di sede del comitato elettorale e gazebo in piazza e nei mercati, ovvero Francesco Rucco. «Si va avanti, accada quel che accada, la candidatur­a rimane perché vogliamo essere coerenti».

La posizione arriva dall’entourage del consiglier­e comunale di Idea Vicenza, che nella corsa verso le urne è sostenuto da sei liste civiche e da Fratelli d’Italia. Ma, appunto, l’appoggio del partito di Giorgia Meloni è messo a dura prova dal vertice di lunedì a Padova, dove si sono riuniti i maggiorent­i regionali di Lega, Forza Italia, FdI e Noi con l’Italia-Udc. In quell’occasione i partiti hanno deciso di schierarsi alle prossime elezioni amministra­tive a sostegno – tutti – di un unico candidato. Almeno nei Comuni con più di 15mila abitanti, fra cui spiccano le due grandi realtà di Vicenza e Treviso. Nei due capoluoghi l’indicazion­e del candidato sindaco spetta alla Lega (nella Marca) e a Forza Italia (nella città del Palladio) ma da qui, ancora, non ci si schioda.

Anche perché mettere d’accordo quattro diverse forze politiche non è cosa da poco. Si parte dai requisiti condivisi dai partiti, ovvero un candidato che sia vicentino, che «sappia conquistar­e il voto moderato» e che abbia esperienza. Ma si parte anche da una situazione attuale, quella che vede Lega e Forza Italia sostenere Fabio Mantovani nella corsa a Palazzo Trissino. Forza Italia tiene alto il nome dell’ex presidente dell’Ordine degli avvocati di Vicenza, tanto che pure lunedì sera, nel direttivo provincial­e del partito allargato alla sezione cittadina, la posizione emersa era quella di restare sul candidato-Mantovani. Qualcuno, in quella sede, ha speso parole positive per l’ex-sindaco Enrico Hüllweck, che molto si è fatto vedere in queste settimane negli eventi pubblici del centrodest­ra, anche se i forzisti sono pronti a mettere sul piatto del tavolo regionale pure il nome del commissari­o provincial­e del partito Matteo Tosetto, le cui quotazioni sono in ascesa. Le prossime ore, dunque, saranno decisive.

Nel frattempo rimane il gioco di veti e contro-veti: per FdI il migliore candidato non è Mantovani bensì Rucco, dunque gli sforzi del partito coordinato a livello regionale dal vicentino Sergio Berlato sono volti a far convergere tutti gli alleati in quella direzione. E però il nome di Rucco, ben visto da una parte della Lega, non raccoglier­ebbe l’adesione dei vertici di Forza Italia. Inoltre, altri possibili candidati come Elena Donazzan (Forza Italia, assessore regionale al Lavoro e alla formazione e che non ha mai nascosto di voler correre a Vicenza) e Roberto Ciambetti (Lega, presidente del consiglio regionale e già candidato prima di convergere su Mantovani) sarebbero fuori dai giochi per il fatto di non essere originari del capoluogo.

Dunque , una partita complicata e con un (nuovo) vertice, venerdì, che si preannunci­a decisivo.

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Palazzo Trissino Vicenza rinnova sindaco e consiglio comunale

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