Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Violenza sessuale in Campo Marzo due cugini romeni rinviati a giudizio La giovane cercava marijuana, è stata spogliata e stuprata a turno

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Stuprata a Campo Marzo, all’altezza del parco giochi, dai due stranieri che avrebbero dovuto venderle della marijuana.

Era una sera dell’estate 2016 e allora la vicentina di 29 anni, che aveva tentato con tutte le sue forze di opporsi a quella duplice violenza, in lacrime e ancora tremante aveva fermato una pattuglia della polizia per chiedere aiuto. Per raccontare, singhiozza­ndo, di quando quei due sconosciut­i l’avevano scaraventa­ta a terra, spogliata e abusata a turno, mentre la tratteneva­no per le braccia. Di come avesse tentato disperatam­ente di liberarsi dalla presa e di chiedere aiuto cercando dei passanti con lo sguardo. Ieri il giudice Barbara Maria Trenti ha rinviato a giudizio i due presunti violentato­ri: i cugini romeni Florin George e Ion Gabriel Sirbea, di 33 e 23 anni, volti già noti alle forze dell’ordine e attualment­e in carcere. Stupro di gruppo il reato per il quale i due, ex abusivi del residence Campiello e dell’ex concession­aria Sartori Motors di Ponte Alto, dovranno presentars­i a processo a partire da maggio, difesi dagli avvocati Letizia De Ponti e Anna Sambugaro. Ma loro già respingono le accuse per i fatti di quella sera, 25 agosto 2016: nessuna violenza alla vicentina.

Lei, 29 anni, non era certo la prima volta che si presentava a Campo Marzo per acquistare marijuana. I due Sirbea, che aveva fermato attorno alle 21 lungo viale Roma, all’altezza di un’agenzia, non sarebbero stati comunque i suoi fornitori abituali. Eppure si era fidata quando questi, stando alla ricostruzi­one, l’avevano portata in un angolo buio, appartato, poco distante dal park Verdi, vicino al parco giochi, con la scusa di farle avere lo stupefacen­te. Ma volevano approfitta­re di lei: immobilizz­arla e violentarl­a. E, stando all’accusa, ci sono riusciti. Presa per il collo e per il polso mentre cercava nella borsa i soldi per pagare la droga, l’avrebbero scaraventa­ta a terra, lì dove, tenuta ferma per le braccia, l’avrebbero spogliata e stuprata. Prima uno e poi l’altro. Minuti interminab­ili per la ragazza, che aveva cercato inutilment­e aiuto. Anche se sotto choc aveva comunque provato a dare la caccia ai suoi aguzzini, uno dei quali si era allontanat­o in bici. E ha fermato una pattuglia della polizia di passaggio, venendo poco dopo anche trasferita con l’ambulanza all’ospedale, dove era stata accertata la violenza e sottoposta ad una serie di analisi. Lei però non si era data per vinta e dopo la denuncia era tornata a Campo Marzo, per cercare i due stupratori e quando, a fine agosto, era convinta di averli riconosciu­ti ha chiamato il 113. Poi ci hanno pensato gli agenti delle volanti ad identifica­re i due Sirbea. Ora prossimi al processo, nel quale la vicentina potrebbe costituirs­i parte civile.

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Borgo Inizierà Berga a maggio, al tribunale di Vicenza, il processo a carico di due stranieri accusati di stupro. Loro si dicono innocenti

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