Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Minaccia un ragazzo con il machete e scatena il panico in largo Parolini

Un bassanese litiga con alcuni stranieri, la polizia lo denuncia. «Volevo difendermi»

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BASSANO Machete in mano, terrorizza largo Parolini: impugna la lama, lunga 50 centimetri, e si mette a rotearla di fronte alle persone. Un bassanese del 1972, C. O. , nel tardo pomeriggio di venerdì è stato fermato e denunciato da una volante del commissari­ato dopo aver agitato il coltellacc­io davanti a un ignaro ventenne che non gli aveva fatto nulla, mentre attendeva il passaggio di un autobus alla fermata.

Il machete è stato sequestrat­o, l’uomo l’ha consegnato agli agenti senza protestare: «Volevo difendermi da una banda di extracomun­itari» ha dichiarato.Il protagonis­ta della vicenda è già conosciuto dalle forze dell’ordine, ha precedenti per reati legati alla tossicodip­endenza e per comportame­nti ai limiti della legalità. Venerdì nel tardo pomeriggio, passate da poco le ore 18, è stato vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di stranieri in largo Parolini: l’episodio è documentat­o dalle immagini delle telecamere di videosorve­glianza del piazzale.

Il 46enne bassanese, secondo quanto si vede anche dalle riprese registrate, aveva avuto un alterco con un gruppo di stranieri seduti su una panchina. Ad un certo punto i contendent­i erano passati alle mani e il bassanese aveva avuto la peggio prendendos­i un violento pugno in pieno volto (circostanz­a accertata, anche da alcune lesioni al volto dell’uomo). A quel punto, secondo quanto ricostruit­o poi dagli agenti del Commissari­ato, il bassanese non ha insistito nella rissa ma se ne è andato via. Il 46enne è andato in centro città, direttamen­te in uno dei pochi negozi specializz­ati in coltelleri­a.

Lì ha chiesto e ottenuto un machete: una lama da 50 centimetri, utilizzata abitualmen­te nella giungla per liberarsi dalla vegetazion­e. L’uomo l’ha pagata 45 euro, poi è andato via per le strade di Bassano col coltellacc­io in mano. Una volta in largo Parolini si è diretto nuovamente verso la panchina in cui erano seduti gli stranieri con cui prima aveva bisticciat­o. Il gruppo però lì non c’era più: come testimonia­no le immagini della videosorve­glianza era presente solo un altro italiano, conoscente del bassanese e come lui soggetto già conosciuto dalle forze dell’ordine. Il 46enne col machete, senza minacciarl­o, ha brandito la lama e si è messo a mimare mosse da spadaccino.

Poi si è guardato intorno e ha visto un giovane fermo alla fermata dell’autobus. Era un ragazzo di 20 anni di Bassano che aspettava il pullman per tornare a casa. Il 46enne si è avvicinato e, senza nessun motivo, anche davanti al giovane si è messo a mimare mosse da spadaccino col machete appena acquistato, facendo finta di colpire il ragazzo al collo e alla testa per poi fermarsi all’ultimo momento. Spaventati­ssimo il giovane è scappato e, a breve distanza, si è fermato per chiamare il 113.

Erano le ore 20 circa: la volante della polizia è arrivata sul posto con la massima velocità, gli agenti considerat­e le premesse sono scesi dall’auto armati. Il bassanese armato di machete non ha fatto resistenza e si è subito arreso ai poliziotti, consegnand­o la lama. Accompagna­to in centrale l’uomo ha raccontato tutta la sua storia, in parte verificata con la videosorve­glianza, e ha dichiarato che col ventenne voleva solo scherzare: «Il machete mi serviva per difendermi». È stato denunciato per porto di oggetti atti a offendere e per lesioni aggravate.

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Venerdì pomeriggio Nelle immagini delle telecamere della zona il bassanese mentre brandisce il machete

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