Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Minaccia un ragazzo con il machete e scatena il panico in largo Parolini
Un bassanese litiga con alcuni stranieri, la polizia lo denuncia. «Volevo difendermi»
BASSANO Machete in mano, terrorizza largo Parolini: impugna la lama, lunga 50 centimetri, e si mette a rotearla di fronte alle persone. Un bassanese del 1972, C. O. , nel tardo pomeriggio di venerdì è stato fermato e denunciato da una volante del commissariato dopo aver agitato il coltellaccio davanti a un ignaro ventenne che non gli aveva fatto nulla, mentre attendeva il passaggio di un autobus alla fermata.
Il machete è stato sequestrato, l’uomo l’ha consegnato agli agenti senza protestare: «Volevo difendermi da una banda di extracomunitari» ha dichiarato.Il protagonista della vicenda è già conosciuto dalle forze dell’ordine, ha precedenti per reati legati alla tossicodipendenza e per comportamenti ai limiti della legalità. Venerdì nel tardo pomeriggio, passate da poco le ore 18, è stato vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di stranieri in largo Parolini: l’episodio è documentato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza del piazzale.
Il 46enne bassanese, secondo quanto si vede anche dalle riprese registrate, aveva avuto un alterco con un gruppo di stranieri seduti su una panchina. Ad un certo punto i contendenti erano passati alle mani e il bassanese aveva avuto la peggio prendendosi un violento pugno in pieno volto (circostanza accertata, anche da alcune lesioni al volto dell’uomo). A quel punto, secondo quanto ricostruito poi dagli agenti del Commissariato, il bassanese non ha insistito nella rissa ma se ne è andato via. Il 46enne è andato in centro città, direttamente in uno dei pochi negozi specializzati in coltelleria.
Lì ha chiesto e ottenuto un machete: una lama da 50 centimetri, utilizzata abitualmente nella giungla per liberarsi dalla vegetazione. L’uomo l’ha pagata 45 euro, poi è andato via per le strade di Bassano col coltellaccio in mano. Una volta in largo Parolini si è diretto nuovamente verso la panchina in cui erano seduti gli stranieri con cui prima aveva bisticciato. Il gruppo però lì non c’era più: come testimoniano le immagini della videosorveglianza era presente solo un altro italiano, conoscente del bassanese e come lui soggetto già conosciuto dalle forze dell’ordine. Il 46enne col machete, senza minacciarlo, ha brandito la lama e si è messo a mimare mosse da spadaccino.
Poi si è guardato intorno e ha visto un giovane fermo alla fermata dell’autobus. Era un ragazzo di 20 anni di Bassano che aspettava il pullman per tornare a casa. Il 46enne si è avvicinato e, senza nessun motivo, anche davanti al giovane si è messo a mimare mosse da spadaccino col machete appena acquistato, facendo finta di colpire il ragazzo al collo e alla testa per poi fermarsi all’ultimo momento. Spaventatissimo il giovane è scappato e, a breve distanza, si è fermato per chiamare il 113.
Erano le ore 20 circa: la volante della polizia è arrivata sul posto con la massima velocità, gli agenti considerate le premesse sono scesi dall’auto armati. Il bassanese armato di machete non ha fatto resistenza e si è subito arreso ai poliziotti, consegnando la lama. Accompagnato in centrale l’uomo ha raccontato tutta la sua storia, in parte verificata con la videosorveglianza, e ha dichiarato che col ventenne voleva solo scherzare: «Il machete mi serviva per difendermi». È stato denunciato per porto di oggetti atti a offendere e per lesioni aggravate.