Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, il Comune si affida ai legali per chiudere con Vardanega
Incarico per valutare la rescissione del contratto. Volantini contro Poletto
L’impresa Nico Vardanega BASSANO Costruzioni ha comunicato l’interruzione, in autotutela, dei lavori di restauro del Ponte degli Alpini e l’amministrazione risponde affidando agli avvocati Nicola Creuso e Stefania Lago, dello studio legale associato Calegari Creuso Lago di Padova, l’incarico di valutare il contratto in vista della rescissione . Che oramai si stia arrivando all’epilogo della tormentata vicenda lo conferma il sindaco Riccardo Poletto: «Gli avvocati ci diranno se e come chiudere la partita con Vardanega». Costo della consulenza, 23mila 500 euro comprensivi di Iva.
Sono quindi ore decisive sul futuro del restauro del monumento. Poletto e lo staff tecnico che segue l’intervento a giorni comunicheranno la strategia decisa. A gettare ulteriore benzina sul fuoco, la questione dello smantellamento delle ture, le «dighe» che proteggono il cantiere. Dopo che la direzione lavori aveva emesso l’ordine di servizio per la rimozione perché «il progetto non prevede la possibilità di lasciarle al di fuori delle due finestre di lavoro nel fiume» , la ditta ha chiesto di quantificare i volumi di materiale da asportare e il costo del suo conferimento in discarica, sottolineando l’inutilità della costruzione degli sbarramenti poiché non è stato possibile lavorare a causa dell’indisponibilità della spalla sinistra su cui poggia il ponte. La determina comunale che affida l’incarico legale riassume anche le criticità che hanno portato alla rottura con l’impresa. Si evidenzia «un grave ritardo accumulato rispetto alle previsioni del programma esecutivo, sulla base del quale la ditta avrebbe dovuto avere eseguito lavorazioni per un ammontare di almeno 1 milione 800mila euro». E cita i «numerosi solleciti rimasti senza esito». Ma segnala anche la mancanza di «un adeguato riscontro in merito alla situazione, più volte evidenziata, di irregolarità contributiva dell’ausiliario Consorzio stabile Al.Ma.», con il quale la Vardanega ha fatto l’avvalimento per potersi garantire il progetto, nonché «la latitanza, tuttora perdurante, del direttore tecnico dello stesso Consorzio». «Non l’abbiamo mai visto sostiene Poletto - nemmeno in videoconferenza».
Intanto, ieri, le raffiche di vento hanno divelto le transenne sul passaggio del monumento. E pare riferirsi alla vicenda Ponte degli Alpini la richiesta di dimissioni del sindaco, in forma satirica, comparsa l’altro ieri su via Gamba. Sulla sede del circolo del Pd mani ignote hanno incollato dei volantini che beffeggiavano il primo cittadino giocando sul suo cognome: «Pd Polletto dimettiti», riportavano. «Gli autori del gesto non sanno che il sindaco non è iscritto al nostro partito», osserva Luigi Tasca, segretario del Pd di Bassano che, con il direttivo, valuterà se intraprendere qualche azione legale.