Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Diminuiscono le cause «critiche» In tribunale lavorano anche volontari
Nel palazzo di giustizia di Vicenza, alle prese con il maxi processo sul crac Bpvi, la scopertura di personale amministrativo è ancora importante nonostante siano appena entrati in servizio undici assistenti. Eppure, grazie anche a una più strutturata organizzazione, il tribunale è riuscito nell’impresa - sorprendente - di abbattere dal giugno 2015 al primo febbraio 2018 oltre metà (-56,6%) dell’arretrato considerato «patologico», cioè quei procedimenti civili che risultano pendenti da almeno tre anni e che sono a rischio risarcimento per violazione delle norme sul giusto processo (legge Pinto). Una riduzione che tocca addirittura punte del -93% per la sezione lavoro, previdenza e assistenza (passata da 1.102 a 67 procedimenti «patologici»). Uno smaltimento che rappresenta anche un risparmio per lo Stato: quasi 4 milioni e 700mila euro se calcolati mille euro forfettari per ogni fascicolo rimasto fermo da troppi anni: sono infatti 4695 i procedimenti critici che sono stati smaltiti dal giugno 2015, facendo diminuire la cifra iniziale di 8.283 a 3.588. Risultati ottenuti anche grazie all’apporto dei volontari (maestri cattolici, pensionati, ex imprenditori, ex bancari, e pure un detenuto) che ogni giorno prestano servizio a Borgo Berga, ma anche associazioni e categorie economiche che hanno messo a disposizione due segretarie per quattro mesi. e questo perché, per lungo tempo, dal Ministero non sono arrivate le risorse necessarie: solo nei giorni scorsi sono stati assegnati undici assistenti, freschi di concorso. La scopertura del personale amministrativo resta comunque importante: mancano una quarantina di persone su una pianta organica di 139 e la scopertura tocca il 72% per i direttori amministrativi. Quanto ai giudici, ve ne sono 42 che arrivano a 67 se considerati gli onorari ma ne mancano ancora 8. «Permangono difficoltà strutturali ma l’organizzazione è determinante – dice il presidente del tribunale Alberto Rizzo - si lavora per obiettivi, sono state create misure organizzative ad hoc, mirate a lavorare meglio e con una calendarizzazione più snella».