Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Arrivano due nuovi magistrati Ma i giudici condividono l’ufficio
Organici quasi al completo al palazzo di giustizia di Treviso dove, dopo le ultime assegnazioni del novembre scorso, procura e tribunale hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Numeri non ancora in positivo, ma di certo molto lontani dalle carenze più volte denunciate dal procuratore Michele Dalla Costa e dal presidente del tribunale Aurelio Gatto che, negli anni scorsi, hanno spesso reso difficile mandare avanti inchieste e processi.
Per quanto riguarda la procura, due nuovi magistrati sono arrivati a novembre e altri due sono attesi per la fine del mese. Si tratta di magistrati di prima nomina, come i due che li hanno preceduti, assegnati alla sede di Treviso. Con loro l’organico salirà a 12 sui 14 previsti in pianta organica. Per quanto riguarda il tribunale, al momento ci sono quattro posti non coperti, ma è appena stato aperto un bando per la copertura di tre di quei posti. Per il resto, l’organico è quasi al completo: oltre al presidente Gatto sono coperti i posti dei presidenti di sezione (prima, seconda e terza sezione civile e la sezione penale). Quattro i giudici del lavoro, e 31 magistrati divisi tra civile, con 25 giudici, e penale con dieci giudici, dei quali quattro assegnati all’ufficio gip e sette al dibattimento. Una situazione che consente di affrontare con sufficiente serenità il quotidiano e di cominciare a lavorare a quello che sarà il primo maxi processo nel tribunale di Treviso: quello di Veneto Banca. «È prematuro, anche se è chiaro che dovremo organizzarci per essere pronti quando sarà il momento» spiega Gatto. Infatti, i contatti tra procura e tribunale sono frequenti. L’obiettivo è predisporre per tempo le aule, gli accreditamenti per le migliaia di parti civili e i servizi di sicurezza.
Resta il nodo degli spazi. Nella sezione civile del tribunale, alcuni giudici sono costretti a condividere lo studio e questo diventa un problema quando il giudice ha udienza. Ma uno spiraglio dovrebbe arrivare presto, con l’annunciato trasferimento in zona Appiani dei giudici di pace e degli ufficiali giudiziari.