Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Soci diventano attori per lo spettacolo sul crac di BpVi
Il crac della Banca Popolare di Vicenza diventa uno spettacolo teatrale, anche per esorcizzare le drammatiche situazioni che si sono trovati loro malgrado a fronteggiare i tantissimi risparmiatori e azionisti, rimasti con un pugno di mosche in mano ma determinati a ottenere giustizia, a insinuarsi nel processo per chiedere i danni. E saranno proprio alcuni di loro, questa sera alle 21 , a salire sul palco dell’auditorium comunale di Marano Vicentino per «La seduta spiritica, ovvero dov’è Zonin, commedia civile di una tragedia incivile». Uno «spettacolo satirico di impegno civile» a ingresso gratuito, quello diretto dal regista Andrea Mazzacavallo, finanziato dai comuni di Santorso, Valdagno e Valli del Pasubio (6400 euro il costo). Quindici gli attori non professionisti che strapperanno più di qualche risata (e riflessione) su una ferita ancora aperta, il tracollo non solo di un istituto di credito ma purtroppo, di riflesso, anche di diverse famiglie vicentine, venete, italiane. I cittadini, nella finzione, interpelleranno il potente mago Idur, di fatto un ciarlatano, per sapere dove si trova l’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, per evocarlo in una seduta spiritica durante la quale apparirà in una veste inaspettata. Ma compariranno pure degli antenati che sono già a conoscenza del crac dell’istituto di credito e che sanno bene anche cosa accadrà in futuro. Il tutto intervallato da monologhi di attori-risparmiatori che condivideranno con il pubblico le loro vicende personali. Si replica il prossimo 4 giugno al Sacrofest di Schio e il 5 luglio a Valdagno. B.C.