Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il centrodest­ra schiera i suoi big Meloni, Salvini e Berlusconi in città

Si affilano le armi per la campagna elettorale. Ieri Zaia era a Vicenza con gli aspiranti consiglier­i: «Porteremo il buon governo della Regione anche qui»

- Gian Maria Collicelli

È l’unica forza, finora, VICENZA ad aver annunciato la propria lista elettorale in presenza di uno dei «big» del partito. E non si fermerà qui. Perché dopo Luca Zaia arriverà pure Matteo Salvini. Il primo - il presidente del Veneto - è stato a Vicenza ieri a presentare la lista elettorale del Carroccio per le Amministra­tive. Il secondo - il leader nazionale della Lega - è atteso nella città del Palladio nelle prossime settimane non già una, bensì due volte. Il piano della Lega, infatti, è quello di far solcare le strade della città a Salvini in due occasioni al fine di trainare i consensi in favore del candidato sindaco Francesco Rucco (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia-Udc e 3 liste civiche). E così farà tutta la coalizione di centrodest­ra: Fratelli d’Italia ha già annunciato l’arrivo del leader nazionale Giorgia Meloni mentre in alcuni ambienti di Forza Italia si starebbe lavorando per ospitare in città Silvio Berlusconi. Insomma, si muovono i big e la campagna entra nel vivo. E dunque per tutte le prossime settimane sono attese dichiarazi­oni e annunci come quelli risuonati ieri di fronte alla stazione ferroviari­a di viale Roma, Campo Marzo alle spalle e decine di candidati consiglier­i comunali e sostenitor­i ad applaudire il governator­e leghista. «La nostra intensinis­tra. zione - dichiara Zaia - è portare il buon governo della Regione anche a Vicenza, che deve diventare una piccola Atene, la città che tutti conoscevam­o e sulla quale pesano dieci anni di amministra­zione di centro- Ora è tempo di cambiare». Poi, dal governator­e, ecco i primi spunti per la campagna elettorale, che partono proprio da Campo Marzo: «Questa città e questa zona vanno ripulite - afferma Zaia - e credo che se la polizia municipale fosse utilizzata con questo scopo e non con quello di fare multe ai vicentini, il risultato sarebbe diverso. D’altronde gli agenti della polizia locale sono un esercito che i cittadini pagano». Ma al centro dell’intervento di Zaia finisce pure la questione della fusione fra Fiera di Vicenza e Fiera di Rimini, che ha dato vita a Ieg (Italian exhibition group): «Una partita complicata - osserva - un problema per la prossima amministra­zione, perché vedere Vicenza essere succursale di Rimini in campo fieristico è una cosa che non avremmo mai voluto leggere. Bisogna capire bene quanto pesa l’una e quanto l’altra, in ogni caso io resto dell’idea che una holding fieristica regionale sia la vera soluzione. So che in alcuni casi gli ostacoli sono dovuti alla mancanza di dialogo fra le amministra­zioni delle città, ma si pensi che se il Veneto avesse un ente fieristico unico avrebbe sicurament­e un potenziale unico». Dunque, in quest’ottica un’eventuale vittoria del centrodest­ra a Vicenza sarebbe vista di buon occhio in primis nei rapporti con la vicina Verona (guidata dal sindaco di centrodest­ra Federico Sboarina): «Il centrodest­ra non rifiuta il dialogo e se sarà da parlare con Rimini capiremo» chiosa Zaia.

Nel frattempo, ieri la Lega ha battezzato l’inizio ufficiale della campagna elettorale avanzando proposte su corso Fogazzaro, fra cui quella di «aprire a fasce orarie la zona a traffico limitato sul corso» posizionan­do due semafori «ai Carmini e in contra’ San Biagio».

Sabrina non si è detta disponibil­e a ricandidar­si Zaia Vicenza deve essere una piccola Atene che tutti conoscevan­o I vigili non si usano per le multe ma per pulire aree come Campo Marzo La Fiera? Vicenza è succursale di Rimini Meglio un polo veneto fieristico

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In pista Luca Zaia con Toni Da Re e Francesco Rucco Sotto, gli aspiranti consiglier­i (Op Brand)
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