Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Famila, è un bis: lo scudetto a un passo

Schio supera Ragusa anche in gara due, martedì al PalaMinard­i si può già festeggiar­e

- Dimitri Canello

Sembra quasi che l’unico SCHIO avversario possibile che separi Schio dalla conquista del suo nono scudetto sia proprio Schio stessa.

La lezione, evidenteme­nte, non era stata imparata a dovere fino in fondo. Fino a quattro minuti dall’ultima sirena in gara 2 di finale con Ragusa, va in scena una replica di quanto accaduto in semifinale con Napoli. Errori, spina scollegata, falli e gioco farraginos­o. Insomma il Famila viaggia due spanne sotto i propri standard. Quasi avesse bisogno di essere messa con le spalle al muro per tornare a dare il meglio di sé. Comprensib­ile, a dire il vero, considerat­o che non deve essere facile rimanere costanteme­nte sulle frequenze giuste dopo aver vinto di tutto e di più negli ultimi anni. Il parziale di 20-6 e il 63-58 finale, però, valgono più di qualsiasi altro commento e adesso martedì sera al PalaMinard­i di Ragusa il Famila potrà chiudere il conto e vincere il suo nono scudetto. «Bene così – spiega a fine gara Chicca Macchi – abbiamo conquistat­o una vittoria sofferta ma che ci mette sul 2-0 nella serie. Sappiamo bene quanto sia difficile, ma sappiamo anche che siamo abituate a giocare queste partite. E che abbiamo dimostrato di saperle vincere». Si comincia piano (16-17 dopo il primo parziale), si mette la testa avanti a metà gara (31-30), poi arriva la crisi inspiegabi­le, che rischia di compromett­ere tutto. La Passalacqu­a ringhia, Ndour e Hamby fanno paura e il 43-48 della terza sirena fa riflettere non poco.

Dopo la grande paura, però, emerge chiarament­e il superiore tasso tecnico di Schio, che si prende anche gara due della finale scudetto e si cuce sul petto un pezzo del tricolore. Non è ancora fatta ma la vittoria è di quelle che pesano e l’ultimo parziale, quello decisivo, è da grande squadra. Nonostante la giornata non sia esaltante Zandalasin­i sbaglia la tripla del pareggio sul 49-52, poi Ndour si carica ancora una volta la squadra sulle spalle per il nuovo +5 (49-54). Si gioca spalla a spalla e punto a punto, Yacoubou si scrolla di dosso un pomeriggio nero con un gran canestro. Sbaglia Macchi e torna in possesso Ragusa, che con Kuster punisce ancora una volta il quintetto di Pierre Vincent. Passano i minuti e arrivano i pezzi da novanta. Come Zandalasin­i, che a un minuto e 24 secondi dalla fine mette una tripla pesantissi­ma firmando il sorpasso e il 58-56 che sposta gli equilibri.

Da quel momento in poi, ecco la vera Schio. Che difende bene, che segna quando serve (bellissima l’azione che porta Macchi a segnare da sotto) e chiude il conto con Yacoubou e un libero di Dotto che fissa il punteggio sul 6358 finale. «Dispiace – sospira il coach di Ragusa, Gianni Recupido – loro l’hanno vinta di esperienza. Ci riproverem­o in gara tre, sapendo che siamo al dentro o fuori». Ma il profumo di scudetto, ormai, è inconfondi­bile.

 ??  ?? Scudetto Il Famila Schio di Pierre Vincent vince anche la seconda partita della finale con Ragusa e martedì può vincere il titolo
Scudetto Il Famila Schio di Pierre Vincent vince anche la seconda partita della finale con Ragusa e martedì può vincere il titolo

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