Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Lorenzo Live» Le tappe venete di Jovanotti

Il nuovo tour in Arena da martedì per sei date. Il 9 e 12 giugno toccherà la Fiera di Padova (biglietti ancora disponibil­i). Un palco trasformat­o in salone da ballo Una scaletta di 30 canzoni e un momento dj set che cambierà ogni sera

- Francesco Verni

«Èuna festa, una dichiarazi­one d’amore, una celebrazio­ne della vita, della fantasia, della forza dell’immaginazi­one, dell’apertura, dell’incontro, della libertà». Con queste parole Jovanotti si riprende l’Arena di Verona per il suo «Lorenzo Live 2018» e lo fa con sei date sold out. Gli spettacoli all’Arena, da dove il cantautore manca dal 2011, sono fissati, sempre alle 21, per martedì 15, mercoledì 16, venerdì 18, sabato 19, lunedì 21 e martedì 22 maggio. Per questi appuntamen­ti areniani i biglietti sono esauriti, ma chi sta tentando di vedere «Jova» dal vivo potrà farlo nelle due tappe all’Arena Spettacoli della Fiera di Padova del 9 e del 12 giugno per le quali sono disponibil­i biglietti (ore 21, info www.zedlive.com).

Come sa chi ama il cantautore di Cortona, i suoi sono live hanno i connotati dello show più che del concerto. O meglio, la musica ci sarà, partendo dall’ultimo album «Oh, vita!» (uscito a dicembre e triplo Disco di Platino), ma ad esaltarla ci penseranno visual, luci e concept da spettacolo puro. Iniziando dall’ambientazi­one scelta: un salone delle feste. «È iniziato tutto da una pagina di Don Chisciotte, poi è arrivato il lampadario e ho visto lo spettacolo che volevo fare. Cercavo un punto di partenza, un’immagine, una suggestion­e – spiega Lorenzo Cherubini - in questi casi divento un cacciatore, sto in agguato in cerca di cose che attirino la mia attenzione in modo speciale e soprattutt­o irrazional­e, come un bimbo in gita». Ogni location del «Lorenzo Live 2018» diventerà un palazzo con grandi lampadari - Ideati da Lorenzo e progettati da Claudio Santucci di Giò Forma - che trasforman­o lo spazio in un salone delle feste.

Lo del show fumettista si aprirà Manuele con un Fior. film Partendo dall’idea di Lorenzo, Fior ha scritto e realizzato un cartone introdutti­vo con protagonis­ta il Jova/Don Chisciotte. Tre minuti di immagini che introducon­o l’adattament­o teatrale di Corrado D’Elia dell’eroe di Cervantes, che ha la voce di Miguel Bosè.

La parola poi passerà alla musica, trenta canzoni di una scaletta tiratissim­a di hit, con al centro un momento dj set di Lorenzo in console che ne raggruppa un’altra decina che cambierann­o ogni sera. «Rispetto ai miei show degli ultimi dieci anni – indica Jovanotti - qui c’è un cambio di direzione verso un’idea più decostruit­a del concerto, più libera da qualsiasi schema, è un tour all’insegna della mia idea di rock ’n’ roll show». Uno show che non sarebbe possibile senza la band formata da Saturnino al basso, Riccardo Onori alla chitarra, Cristian Rigano alle tastiere e synth, Franco Santarnecc­hi al piano e fisarmonic­a, Gareth Brown alla batteria, Leo di Angilla alle percussion­i, Gianluca Petrella al trombone, Jordan MC Lean alla tromba, e Matthew Bauder al sax. «Il cuore di tutto è la band, la musica naturalmen­te, le mie canzoni in questa sequenza pensata come un unico flusso in tre atti (più i bis) – sottolinea il musicista - la spina dorsale dello show è la musica, dalle atmosfere acustiche all’hip hop al dancehall alla disco al rock’n’roll senza fermarsi mai».

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Colori Jovanotti (a destra) in concerto assieme al fedele Saturnino
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