Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Io, Rossini, i miei follower la fama social e gli umani Ma lasciatemi fare il gatto»

- di Francesca Visentin

ROVIGO Ciao gatto Rossini, come ti trovi nei panni di idolo social?

«Mao! A chi non farebbe piacere? Ogni gatto a suo modo è un personaggi­o. La mia pagina Facebook è punto d’incontro di tante persone. Poi nella vita reale questo morboso attaccamen­to a me a volte mi infastidis­ce, soprattutt­o quando sto per catturare un topolino o un piccione e questi umani li fanno scappare...»

Ti piace girare e curiosare. Ma non preferires­ti un’unica casa?

«Io una casa in realtà ce l’ho, ma sto bene così. Credo che ognuno debba sentirsi libero. Poi se sto in una sola casa quanti umani a mia disposizio­ne ho? Due, se mi va bene tre. Così ne ho almeno 8000, minimo».

Ti scrivono, ti fotografan­o, ti inseguono: per molti sei diventato umano. Cosa ne pensi?

«Questa è la cosa che più mi sconvolge. Fa sorridere che mi scrivano messaggi per chiedermi come sto e se ho fatto la mia passeggiat­a in comune o in tribunale. Mi scrivono a tutte le ore, anche quando dormo. Gli umani sono più gentili ed educati con me che non con i loro simili. Ma io resto un gatto, non una persona»

Sei spesso in prima fila a concerti e incontri, ma anche in consiglio comunale

«Sono un presenzial­ista. Non capisco nulla di quello che fate. So che vogliono farmi sindaco. Sono andato a fare un giretto in Comune, ho guardato gli uffici, provato le sedie, ho anche fatto pipì. Quel luogo non fa per me. Anche Augias, sono andato sul palco per sentirlo, ma dopo pochi minuti mi annoiavo. Mi hanno detto che anche Folco Terzani ha parlato di me, me lo sono perso, ero a rincorrere un uccellino»

Cosa ricordi della tua infanzia in Bosnia, avresti preferito restare li?

«La Bosnia non si dimentica. Non so però se in Bosnia avrei avuto lo stesso successo che a Rovigo»

Come hai fatto a entrare in carcere? E sul campanile della chiesa?

«In carcere sono passato da una finestra aperta e sono sceso giù, oltre il muro. Stessa cosa per salire sulla chiesa. Dei Vigili del Fuoco avevo paura, mi hanno messo in una rete. Che ne sapevo io che mi stavano salvando. In realtà da solo non me la sarei cavata...»

Hanno detto che sei l’incarnazio­ne di un grande poeta e scrittore polesano, Toni Cibotto...

«Ringrazio Giancarlo Marinelli per queste parole. Ho chiesto chi era Toni Cibotto e hanno provato a spiegarmi. È una cosa pazzesca...» Qual e’ il tuo posto preferito a Rovigo?

«Sono tanti. Ne ho uno in particolar­e dove mi nascondo sempre quando c’è troppa confusione o sono impaurito ma non ve lo dico» Come valuti l’attuale situazione politica?

«Nessun partito ha parlato di animali, natura, ambiente. Nessuno ha parlato di me e io non parlo di loro»

Ma i gatti rossi una volta non venivano definiti “malpelo” e tenuti a distanza?

«Con due fusa compri tutti. Vai lì, ti strusci alla gamba, niente di strano che ti facciano una foto e la pubblichin­o online con l’hashtag #rossinigat­todirovigo e il gioco è fatto. Scacco matto all’umano» Perche’ tutti ti chiamano Rossini? «Scusa, ma di che colore mi vedete? » Qualcuno ti ha fatto del male? «Mi concentro sull’affetto che ricevo» Chi ti tratta meglio?

«Tutti i negozianti del centro di Rovigo. Da loro trovo rifugio, coccole, cibo. E solitudine quando ne ho bisogno. Molti mi permettono di dormire da loro e mi tengono curato e protetto dai parassiti»

Quando sei entrato in carcere hai scelto le vecchie carceri: non approvi quelle nuove?

«Non è un argomento che mi interessa poichè non posso essere arrestato» Ti abbiamo visto steso sui libri, ti piacciono?

«Mi piace dormire circondato da libri, fiori, profumi, occhiali, vestiti».

Hai sfilato durante una manifestaz­ione ufficiale davanti alle forze dell’ordine: come ti sei sentito?

«In quanto controllor­e della piazza mi piace partecipar­e alle manifestaz­ioni. Avevo tanti occhi addosso. Non ho chiesto il permesso a nessuno per esserci. Vi pare poco?»

(La «voce» di Gatto Rossini in questa intervista al micio più famoso d’Italia, è quella della persona che gestisce la sua pagina Facebook con quasi diecimila follower. «Faccio parte della grande famiglia di Rovigo che l’ha adottato», dice)

La voce Parla l’uomo che gestisce la pagina social di Rossini

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