Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tutto pronto in un Comune, tutto fermo in quello confinante Il maxi-polo Ikea diventa un caso
Amazon pronto ad insediarsi, mentre Ikea resta bloccata dal più classico caso burocratico. Nella jumboarea logistica di Villamarzana, creata a sud di Rovigo con un casello dedicato all’incrocio tra l’autostrada Bologna-Padova e la superstrada Transpolesana che punta verso Vicenza e Verona, che si candida a diventare il centro delle grandi attività logistiche in Veneto, con milioni di metri quadrati a disposizione, le strade dei due colossi prendono a divaricarsi. E sull’insediamento di Ikea, tutti si schierano contro il sindaco di Arquà Polesine, Chiara Turolla, che non starebbe procedendo con le opere di urbanizzazione per accogliere, nell’area produttiva da 1,5 milioni di metri quadri condivisa col Comune di Villamarzana, il deposito Ikea che dovrebbe creare oltre 400 posti di lavoro.
Il tutto mentre procede senza intoppi l’altro insediamento, quello del colosso delle vendite on-line Amazon nel confinante Comune di Castelguglielmo. Qui in ballo ci sono centinaia di posti di lavoro, che potrebbero anche diventare un migliaio tra indotto e stagionali. La data, ufficiosa, che circola per l’avvio delle opere per dar vita al polo logistico nella macroarea da circa 750 mila metri quadri a Castelguglielmo è febbraio 2019.
Più complicata risulta al contrario la partita per l’insediamento del magazzino del colosso svedese, a cavallo tra due Comuni, Arquà e Villamarzana. Il cerino sta in questo caso restando in mano al sindaco di Arquà, Turolla.
I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil lamentano che «i risultati del tavolo tecnico convocato dal prefetto di Rovigo, Enrico Caterino, per l’insediamento Ikea stanno a zero per la responsabilità di amministratori, in particolare quelli di un Comune, inconcludenti. Tergiversando, danno vita a un confronto sterile, senza as-
sumersi le responsabilità pubbliche che chi amministra un ente locale ha il dovere e l’obbligo di prendere». In sostanza, le opere di urbanizzazione a Villamarzana sono pronte, ad Arquà no. A rincarare la dose provvedono anche i consiglieri di minoranza di Arquà Vincenzo Altieri, Giorgio Brandolese e Lorenza Barion: «Nel bilancio consuntivo il sindaco Turolla ha dovuto vincolare quasi un milione di euro a fronte della diffida presentata da Ikea, sostanzialmente una richiesta di danni se non saranno rispettati gli accordi per l’insediamento, sottraendo risorse presenti e future alla comunità».
Dal sindaco di Villamarzana Claudio Gabrielli arriva solo una puntualizzazione: «Da noi le aziende possono insediarsi anche domattina: è tutto pronto». Fin qua le polemiche. Il sindaco Turolla replica così: «Invito i sindacati a venire a trovarmi e li informerò su come stanno realmente le cose: non c’è nulla di scritto sui posti di lavoro. Per quanto riguarda l’urbanizzazione dell’area che ricade su Arquà, troveremo una soluzione certamente. Ma ora – conclude Turolla – non sono in grado di dire quando questa potrà arrivare».