Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Al centro dei traffici: il motore d’Italia si è spostato a Nordest
Per dirla con le parole, scherzose ma nemmeno troppo, di Giuseppe Bono, numero uno a Nordest di tante cose (Fincantieri, Confindustria Friuli Venezia Giulia e da poco anche Fondazione Nord Est), «in fondo, il Triveneto è il distretto a massima flessibilità della Baviera». Nel senso che il cordone ombelicale con l’economia tedesca è ancora più saldo dopo la Grande Crisi, al punto che, non appena la Germania è ripartita, si è rimesso in moto anche il Nordest. «Molto prima e con molta più forza del Nordovest d’Italia», come sottolinea lo stesso Bono.
Non sarà questa l’unica ragione ma il fenomeno balza agli occhi e ormai è misurabile attraverso numerosi indicatori economici: il baricentro del Paese, il motore produttivo dell’Italia, si è spostato nettamente verso Nordest. Tanto che, in questo 2018, si parla apertamente di «Nuovo triangolo industriale», in contrapposizione con quello classico del boom economico novecentesco, che puntava un vertice su Milano e poi congiungeva Torino e Genova. La nuova geometria dei traffici e delle merci tiene sempre Milano come vertice alto ma poi prende la direttrice opposta. Bologna da un lato e, per l’appunto, il Nordest dall’altro, sebbene non sia ancora chiaro dove si collochi esattamente il vertice: se a Padova, oppure a Venezia o addirittura a Trieste, sulla scia di un porto che sta battendo tutti i record di incremento per smistamento di container (più 26,6% nel 2017).
Comunque sia, il Nordest è entrato in corsia di sorpasso: il Pil qui cresce di qualche decimale in più rispetto al Nordovest, la disoccupazione è tornata - anche questa - a livelli «tedeschi» (6.3%), tutte le concessionarie autostradali registrano massicci incrementi nei passaggi, soprattutto di mezzi pesanti, tanto che sulla tratta PadovaVenezia si sta seriamente pensando alla necessità di una quarta corsia.
Questi temi sono al centro dell’inchiesta di primo piano del nuovo numero di Corriere Imprese Nordest, in edicola domani all’interno del Corriere della Sera. Emerge, ancora e sempre, una caratteristica connaturata delle imprese nordestine, capaci di una straordinaria efficienza e adattabilità che, nel nuovo millennio, si coniugano con le possibilità ancora ampiamente inesplorate offerte dall’innovazione e dall’ingresso sulla scena delle tecnologie digitali. Di sicuro, in questa fase storica il Nordest è favorito anche dalla sua collocazione geografica: i principali corridoi europei e la nuova Via della Seta da e per la Cina si incrociano esattamente qui.