Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Insorge anche Pomari «Il sindaco ci dica se il quartiere è sicuro e tuteli le aree verdi»
I residenti in allarme, il Comune che placa gli animi («Nessun pericolo per la salute pubblica» fanno sapere da Palazzo Trissino) e una nuova questione di terreni inquinati che tiene banco. Si tratta di un’area nel quartiere Pomari, una zolla di terra di proprietà delle aziende che hanno costruito il quartiere stesso e che dovrebbe essere ceduta a breve al Comune. Da tempo il comitato locale chiede che questa fetta di terreno venga messa a disposizione dei residenti con panchine, aree giochi, orti urbani e dopo l’avvio di un progetto dell’amministrazione, lo scorso anno, adesso i lavori sono fermi. «Abbiamo saputo - dichiarano dal comitato che il motivo dello stop dei lavori è dovuto al fatto che risultano inquinanti nel terreno. Siamo preoccupati, il Comune non ci ha detto nulla e chiediamo che venga coinvolta l’Arpav (Agenzia regionale per la protezione ambientale, ndr) per un’analisi ambientale approfondita. Ma vorremmo anche maggiore trasparenza da parte dell’amministrazione». Insomma, quello dei residenti è un vero e proprio appello al Comune, che risponde a stretto giro. «In zona Pomari - dichiara l’assessore alla Progettazione urbana, Antonio Dalla Pozza un tempo erano ospitate attività industriali e in particolare fornaci. Gli inquinanti ritrovati nel terreno indicato dai residenti sono compatibili con quel tipo di lavorazione ma sono in profondità nel terreno e secondo le analisi compiute non si espandono. Dunque mi sento di dire che il pericolo per la salute pubblica non c’è. Nelle prossime settimane sarà avviata una fase di caratterizzazione del terreno al fine di individuare la bonifica ambientale più efficace, che poi sarà realizzata, prima che i terreni siano ceduti al Comune».