Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Oasi di Casale, nervi tesi Accuse fra i candidati
Inquinamento dei terreni, duello Dalla Rosa-Rucco «Tu eri in consiglio». «E tu c’eri negli anni Novanta»
I temi che interessano la zona di Casale all’ordine del giorno ma un botta e risposta tutto politico fra i due candidati sindaco favoriti nella corsa a Palazzo Trissino.
E che dunque a meno di venti giorni dal voto per le prossime elezioni amministrative del 10 giugno cela nervi tesi fra i pretendenti. Ieri i sei candidati sindaco di Vicenza si sono confrontati al Viest Hotel, nell’ambito dell’incontro organizzato dal comitato dei residenti di Casale capeggiato da Giuseppe Romio.
Al centro del dibattito i temi ambientali, specie il presunto sversamento di sostanze inquinanti nell’area di 5 ettari a fianco dell’Oasi di Casale denunciato - ormai da quasi 40 anni - dal comitato. Sospetto che ha portato di recente all’iniziativa del gruppo dei carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) a fare delle analisi, portando in evidenza delle «anomalie» del terreno e chiedendo alla Procura l’autorizzazione a realizzare scavi per fugare ogni dubbio.
Ma parlando di questo, va in scena un battibecco fra Otello Dalla Rosa (Pd e 4 civiche) e Francesco Rucco (Lega, Fi, FdI e 3 civiche): quest’ultimo attacca il Comune («La maggioranza ha respinto una mozione del Movimento cinque stelle che chiedeva di fare gli scavi»), Dalla Rosa replica («Rucco avrà fatto dieci anni di opposizione, ma prima è stato cinque anni nelle fila della maggioranza»), quindi il candidato di centrodestra sbotta: «Allora se è così negli anni Novanta la maggioranza era la vostra, ricordatelo». Insomma, uno scontro politico. Sul tema, in ogni caso, mentre Romio si commuove alla presentazione della vicenda storica, tutti i candidati si posizionano sulla stessa linea: «Sì a fare le dovute analisi per fugare ogni dubbio e senza attendere il nullaosta da parte dei giudici».
Poi, però, ci sono pure sfaccettature diverse: da chi promette di coinvolgere laboratori esteri nelle analisi (Andrea Maroso, Siamo Veneto) a chi allarga il tiro e parla di «vicenza piena di rifiuti ovunque, anche sotto i campi da calcio» (Franca Equizi, Grande Nord), a chi parla di «omertà» (Leonardo Bano, No privilegi politici) e fino a chi pronuncia la parola «emergenza» (Filippo Albertin, Potere al popolo).
Ma oltre ai temi ambientali la serata affronta anche altri temi, dalla viabilità alle infrastrutture, fra cui l’attraversamento della Tav, che in questa parte di città è ancora tutto da progettare: «Per me - dichiara Dalla Rosa - nella parte est di Vicenza dovranno rimanere i due binari, in un concetto di estensione della stazione fino all’uscita dalla città, oltre la quale ci potrà essere il raddoppio della linea». Anche Rucco prende posizione sulla Tav: «L’ipotesi dei due binari è positiva - afferma - ma per quanto mi riguarda sarà da valutare anche l’opzione dell’interramento della linea».
«Certo - chiosa Rucco sempre che la Tav si faccia, perché sento dire che il prossimo ministro possa essere un no-Tav, perciò staremo a vedere».