Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dopo una lite studentessa si uccide a 15 anni nel vigneto Dramma nel Padovano. A trovare il corpo, con l’app dell’Iphone, il fidanzatino e la migliore amica
L’ultimo a vederla viva, PADOVA venerdì sera, è stato un residente del suo paese, nel Padovano. L’ha incontrata in piazza, vagava da sola, tra le mani il guinzaglio del suo cane, che aveva appena riportato a casa. Le ha chiesto: «Hai perso il cane?». Lei ha risposto con un sorriso e se ne è andata. Qualche ora dopo, intorno alle 23, quella ragazzina di 15 anni è stata trovata impiccata a un albero di un vigneto vicino a casa. Per uccidersi ha usato il guinzaglio. E a individuarla è stato il fidanzatino coetaneo, insieme alla migliore amica di lei, al padre di quest’ultima, e a un’altra adolescente.
Una tragedia inspiegabile per la madre, con la quale la studentessa viveva dopo la separazione dei genitori (il padre abita in un Comune vicino), e per la nonna, residente in una casa attigua. La quindicenne non ha lasciato biglietti nè altre spiegazioni e alle 18, dopo aver ritirato a casa della nonna il cesto della biancheria stirata e aver portato a spasso il cane, scherzava con gli amici in gelateria. Alle 20 sarebbe dovuta andare a mangiare le costicine alla sagra del suo paese con la migliore amica, che non vedendola arrivare ha allertato la madre della ragazzina. In quegli stessi minuti il fidanzatino ha dato a sua volta l’allarme, avendo ricevuto dalla quindicenne un sms nel quale diceva di volerla fare finita. Un ultimo messaggio seguito ad altri che i due si sarebbero scambiati nel corso di un alterco. Ma su questo punto i carabinieri, chiamati dalla mamma della vittima alle 20.30 di venerdì, sono molto cauti: non è detto che alla base del dramma ci siano quei messaggi.
Partito l’allarme, sono iniziate subito le ricerche, alle quali hanno partecipato i genitori della ragazzina e delle amiche, le coetanee e appunto il fidanzato, divisi in due gruppi. Quello comprensivo del ragazzo e della migliore amica ha trovato il corpo utilizzando la app per rintracciare l’Iphone, che la studentessa aveva con sè. A occhio nudo era difficile individuarla, perchè occultata dall’alta vegetazione cresciuta nel luogo della tragedia. «Alla famiglia non risulta che vivesse un momento di particolare disagio — racconta il sindaco, che ieri è stato a lungo a casa della madre della ragazzina, insieme alla nonna, al vicesindaco e al preside della sua scuola —. Era una adolescente sempre pronta ad aiutare gli altri, serena, che alternava lo studio agli allenamenti di danza ritmica. Amici e compagni di classe si sono riuniti a casa della migliore amica di lei per scrivere una lettera e una canzone da recitare al funerale. Si presenteranno tutti vestiti uguali, con jeans, stessa maglietta e scarpe da tennis». «Vorremmo trovare delle frasi solo per ricordare quanto eri unica e dedicare il tuo sorriso alle stelle per poi fermare il tempo e ritrovarci soltanto noi, come diceva una canzone che ti piaceva tanto — scrivono gli amici —. Quello che è successo vorremmo sparisse tutto in un sogno e per citare la stessa canzone vorremmo non ti importasse degli altri e convincerti che il nostro amore è semplice. Te ne sei andata dalla nostra vita così velocemente come quando uscivi dalla classe per comprarti la brioche al cioccolato. Adoravi i Grifon d’oro di Harry Potter perché erano i più simili a te: leali, coraggiosi e rispettosi degli altri. Hai coltivato tante passioni, come disegnare gli occhi, perché rispecchiano le emozioni. Ragazza semplice, buona, allegra, solare ma molto fragile».
La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, i carabinieri hanno sentito il gruppo che l’ha trovata: le due amiche, il padre di una di loro e il fidanzato, distrutto dal dolore.