Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La prima bomba d’acqua di stagione Tutto bloccato anche in autostrada
Limena la zona più colpita. Coldiretti: «Danni alle coltivazioni, servono nuovi invasi»
La prima bomba d’acqua di questa primavera ha colpito ieri la parte nord di Padova, mettendo in ginocchio per un’ora almeno tre comuni e provocando l’arresto della circolazione in autostrada e sulle tangenziali.
La prima bomba d’acqua di questa primavera ha colpito ieri la parte nord di Padova, mettendo in ginocchio per un’ora almeno tre comuni e provocando l’arresto della circolazione in autostrada e sulla tangenziale.
Tutto è iniziato poco dopo le 14, quando dai nuvoloni neri in cielo che per tutta la mattina avevano minacciato pioggia ha iniziato a cadere un’enorme mole di acqua in pochissimo tempo. I pluviometri alla fine segneranno 50 millimetri in un’ora a Limena, l’area più danneggiata, e quasi 60 ad Altichiero, a nord del capoluogo euganeo. In meno di mezzora sono andate sotto intere arterie stradali. Tutta la zona industriale di Limena si è trasformata in un fiume, rendendo la circolazione impraticabile, con macchine bloccate e intere aree sommerse. A ridosso del Multisala «The Space Cinema» la situa- zione è tornata alla normalità solo verso sera.
I vigili del fuoco sono stati impegnati in decine di interventi, in abitazioni e aziende. «La zona industriale è quella più colpita - spiega il sindaco Giuseppe Costa - l’acqua non defluiva e non sappiamo perché. Anche l’utilizzo delle idrovore è stato inutile per diverse ore, dato che nemmeno i campi erano in grado di assorbire».
Per il Comune un’altra grana dopo l’incendio di lunedì alla ditta Elbi Spa, che aveva provocato danni e una densa nube di fumo. A Padova è andata sotto la zona di Altichiero e parte di quella di Vigodarzere, coi fossi che si sono riem- piti e il sistema idrico in crisi. Sul posto sono intervenuti i tecnici di Aps, coordinati dall’assessore alla mobilità Andrea Micalizzi, insieme ai vigili urbani e ai pompieri che hanno gestito i disagi: «In via Ronchi e in via Arnaldo da Limena la situazione è stata critica - spiega - una famiglia ha avuto uno scantinato allagato per il blocco della pompa idrica». Problemi si sono avuti all’altezza del sottopasso di via Due Palazzi a poca distanza dal carcere, dove una vettura è riuscita a evitare di rimanere bloccata nell’acqua per la prontezza di spirito del conducente. Anche il traffico ha subito pesanti ripercussioni: il casello di Padova Ovest che immette sull’A4 è rimasto bloccato per mezz’ora a causa dell’allagamento del sottopasso. La circolazione in direzione Venezia si è intasata con code su tutte e tre le corsie e macchine a passo d’uomo. Identica la situazione in Tangenziale Nord, dove alcuni piccoli tamponamenti oltre alla scarsa visibilità hanno bloccato le auto.
Anche Cadoneghe ha avuto dei disagi: un albero è caduto sulla regionale 308, altri due nei parchi di Mejaniga, il campanile ha subito alcuni danni e si è afflosciato il «pallone» dei campi da tennis. Conseguenze per le coltivazioni dei terreni, in ginocchio proprio a ridosso della semina dei cereali.
«La situazione è sotto controllo - spiega Coldiretti - la grande massa d’acqua caduta in così poco tempo porterà a qualche conseguenza nei prossimi giorni. In tutta la zona sono decine gli ettari allagati: l’acqua è defluita abbastanza rapidamente perché i canali di scolo sono in grado di ricevere. Nei prati stabili siamo nel pieno della fienagione e la pioggia così violenta insieme agli allagamenti rischia di compromettere parte del raccolto, in particolare sotto il profilo della qualità. Chi sta seminando soia o mais è costretto a fermarsi».
Il presidente di Coldiretti Padova Giovanni Roncalli è tornato sulla questione dei cambiamenti climatici: «Bisogna lavorare alla gestione del rischio attraverso interventi diretti e indiretti. Pensiamo alla corretta manutenzione della rete idraulica ma anche alla costruzione di piccoli invasi diffusi per la raccolta d’acqua in caso di piogge torrenziali».
Comuni allagati In appena un’ora caduti cinquanta millimetri di pioggia a Limena, quasi sessanta ad Altichiero