Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

E Salvini fa una promessa a Zaia: «La Pedemontan­a non si ferma»

Il vicepremie­r fa il suo esordio tra Vicenza e Treviso: «A settembre non lasceremo fuori da scuola nessun bambino». L’Autonomia? «Veloce»

- Corazza, Collicelli

Giornata di campagna elettorale in Veneto VICENZA per il neo ministro dell’Interno e vicepremie­r Matteo Salvini, intervenut­o ieri prima a Vicenza e poi a Treviso a sostegno dei due candidati sindaci del centrodest­ra (si vota domenica prossima). Incontrand­o il governator­e Luca Zaia, Salvini lo ha tranquilli­zzato in materia di infrastrut­ture, soprattutt­o in relazione ai timori di una marcia indietro voluta dalla componente pentastell­ata al governo: «La Pedemontan­a veneta sarà completata, le infrastrut­ture che migliorano la vita si fanno».

Alla piazza di Vicenza, VICENZA Matteo Salvini lo ripete più volte: «Abbiate pazienza, non ho la bacchetta magica». Nella sua prima uscita in Veneto da vicepremie­r e ministro dell’Interno - un comizio a sostegno del candidato sindaco Francesco Rucco - il leader leghista sa che le aspettativ­e sono alte, nella regione che più di tutte vota il suo partito. Come ha votato, in massa, il referendum per l’autonomia. Sa che ci sono questioni di potenziale attrito con gli alleati pentastell­ati che, per questo territorio, sono bandiere. Come la Pedemontan­a, la nuova autostrada in costruzion­e tra Montecchio Maggiore e Treviso (seconda tappa di Salvini ieri), nel cuore manufattur­iero e produttivo della regione.

Salvini ha messo in sicurezza la partita sull’autonomia, affidando a Erika Stefani - ieri applauditi­ssima padrona di casa - il dicastero degli affari regionali. «Adesso dipende tutto da Zaia. Noi l’abbiamo messa ai primi punti del programma di governo, il presidente del consiglio è d’accordo, il ministro competente è della Lega, vicentino. Quindi appena Lombardia, Veneto, Emilia Romagna sono pronte, credo si possa partire - dice Salvini -. La cosa bella è che mi arrivano richieste anche da altre regioni anche del Centro e del Sud che dicono: ci proviamo anche noi, avere più autonomia fa bene a tutti». Chissà se sarà davvero così semplice perché concedere più autonomia comporta togliere risorse alla fiscalità generale. «Ci saranno meno soldi spesi male centralmen­te, e più soldi spesi meglio a livello territoria­le - assicura Salvini Credo sarà una bellissima scommessa anche per le regioni del Sud». Il governator­e Luca Zaia gongola alla «congiuntur­a astrale positiva», convinto che «con l’amica Erika Stefani ci metteremo d’accordo in fretta». Le carte sono pronte, assicura Zaia: «Per un fatto di rispetto istituzion­ale diamo modo a tutti di insediarsi, dopo di che in un mese si può fare il progetto definitivo. E se c’è la volontà nel giro di pochi mesi si riesce a chiudere questa partita a livello nazionale».

Oltre al tema dell’autonomia, alla nascita del governo lega-stellato, Zaia ha chiesto a Salvini anche altre garanzie, prima su tutte quella sulle grandi opere in Veneto, tanto più che il ministero competente è stato affidato ad un grillino, Danilo Toninelli. «Non mi risulta che ci sia un ministero delle dis infrastrut­ture, è il ministero delle infrastrut­ture-dice Z aia-Se poi c’è qualcosa da vedere su qualche opera, penso che sia ragionevol­e. Ma di certo non si parla di fermare opere». Pensa, Zaia, soprattutt­o alla Pedemontan­a. «I Cinque Stelle - racconta Salvini - ci hanno chiesto di poter ridiscuter­e con gli amici francesi la Torino Lione che, a detta loro e di altri, è un progetto vecchio e costoso. Questo si può tranquilla­mente fare. Però - come ho garantito a Luca Zaia e ad Attilio Fontana in Lombardia, la Pedemontan­a c’è e ci sarà. Le infrastrut­ture che servono a vivere meglio in Veneto vanno avanti».

Fissati questi due paletti, Salvini può ora concentrar­si sui temi a lui cari della sicurezza e dell’ordine pubblico. Già oggi, annuncia, sarà in Sicilia, a Pozzallo, terra di sbarchi. «Continuano ad arrivare ospiti indesidera­ti, come mai dobbiamo essere noi la nazione più generosa d’Europa? Ho già passato alcune ore al ministero, il mio primo imput è stato: meno soldi e meno tempo spesi per gli immigrati», afferma. Dove Salvini vuole spendere più soldi è invece nelle forze dell’ordine: «Più poliziotti, più militari, più vigili del fuoco. Farò pressing sul ministro dell’Economia».

Salvini annuncia novità imminenti anche sui vaccini, altro tema caro a Zaia che, contro il decreto dell’ex ministro Lorenzin, ha fatto ricorso (perdendolo): sui temi etici «non metteremo in discussion­e leggi del passato - sottolinea Salvini - ma sono i genitori che devono avere l’ultima e l’unica parola sull’educazione e sulla salute dei loro figli. A settembre, quindi, tutti i bambini dovranno poter andare a scuola». Sottinteso: anche i non vaccinati.

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 ??  ?? Tour veneto il vicepremie­r Matteo Salvini ha guidato prima a Vicenza e poi a Treviso i comizi della Lega a sostegno dei propri candidati
Tour veneto il vicepremie­r Matteo Salvini ha guidato prima a Vicenza e poi a Treviso i comizi della Lega a sostegno dei propri candidati

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