Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il ministro Stefani sceglie Vicenza per la prima visita
Se qualcuno ieri si aspettava qualche VICENZA azione di disturbo durante le celebrazioni della Festa della Repubblica a Vicenza è rimasto deluso. L’unico momento di panico l’hanno vissuto gli addetti al cerimoniale quando, a pochi minuti dall’inizio delle celebrazioni in piazza dei Signori, si sono resi conto che la bandiera italiana che, come consuetudine, avrebbe dovuto essere issata in cima al pennone vicino al bar Garibaldi, si è inceppata a mezz’aria, come quando viene esposta in segno di lutto. Di peggio non sarebbe potuto accadere, considerate tutte le polemiche in concomitanza con la formazione del nuovo Governo che hanno preceduto questa festa. Si sono subito susseguite frenetiche telefonate ma alla fine, come sempre, a risolvere il problema ci hanno pensato i vigili del fuoco, intervenuti con un automezzo pochi minuti prima dell’inizio della sfilata ufficiale dei gonfaloni dei Comuni e dei labari delle associazioni combattentistiche. Tirato un sospiro di sollievo, l’unico vero momento d’imbarazzo si è vissuto quando lo speaker ufficiale della manifestazione, presentando il neo ministro vicentino Erika Stefani, si è inceppato sul dicastero assegnatole, che è quello degli Affari regionali e delle autonomie. Ed è lei a «rubare la scena», tra strette di mano, sorrisi, incoraggiamenti, qualche abbraccio e selfie scattati con i sindaci. Una signora l’ha omaggiata con un bel mazzo di fiori colorato. Per il resto la cerimonia si è svolta così come da protocollo, con il sindaco di Vicenza Achille Variati ad aprire, per l’ultima volta, il corteo dei gonfaloni dei Comuni insigniti di medaglie al valor militare, seguiti dai gonfaloni degli altri comuni rappresentati in piazza dai propri sindaci o loro delegati. Una presenza numericamente significativa, poco sotto le cento unità, sottolineata dall’applauso dal palco delle autorità dove, tra gli altri, oltre alla Stefani, alla sua prima uscita ufficiale in veste di ministro, erano la neo parlamentare della Lega Silvia Covolo e la senatrice dem Daniela Sbrollini. Con loro la consigliere regionale Alessandra Moretti, l’assessore comunale Isabella Sala, con tanto di bandierina italiana sventolata al passaggio dei gonfaloni. In piazza si sono visti i candidati sindaco considerati i due unici reali potenziali successori alla poltrona di Variati: Otello Dalla Rosa e Francesco Rucco. Letto il messaggio del presidente della Repubblica Mattarella, il prefetto Umberto Guidato si è soffermato sui valori rappresentati da questa giornata, sottolineando in particolare la ricorrenza con il centenario dalla fine del primo conflitto mondiale e ricordando, oltre alle vittime delle missioni di pace, il venticinquenne bassanese Luca Russo, rimasto vittima nell’agosto dello scorso anno dell’attentato dei fondamentalisti islamici a Barcellona, nel corso del quale era rimasta ferita la sua fidanzata, Marta Scommazzon. Nel corso della cerimonia sono state consegnate cinque medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti, e 13 onorificenze all’ordine al merito della Repubblica italiana.