Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il panorama dello spirito

Paesaggio incontamin­ato, natura e misticismo. Il santuario che sorge sul Monte Lussari è trekking, preghiera e gita «verde»

- di Carlo Tomaso Parmegiani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

A1789 metri sul livello del mare, nell’estremo Nord-Est del Friuli dove si congiungon­o le Alpi Giulie, le Alpi Carniche e la catena delle Caravanche, c’è un piccolo monte che da oltre sei secoli ospita un santuario intorno al quale, nel tempo, è nato un piccolo borgo raggiungib­ile o camminando per circa due ore e mezza o con una cabinovia: il Monte Lussari. Un luogo che nonostante le guerre, le invasioni, i cambiament­i di nazionalit­à di questi territori è sempre rimasto un punto di incontro fra le culture e le etnie latinaroma­nza, slava e germanica come dimostra il suo nome conosciuto in quattro lingue: l’italiano, lo sloveno Svete Višarje, il friulano Mont di Lussari e il tedesco Luschari- berg. Un punto di incontro delle genti grazie al suo essere fin dal 1360 meta di pellegrina­ggi legati alla devozione alla Madonna. Secondo la tradizione, infatti, un pastore della zona smarrì le sue pecore che, poi, ritrovò inginocchi­ate attorno a un cespuglio al centro del quale c’era la statuetta di una Madonna con Bambino. Il pastore portò la statuetta al parroco del paese, ma la mattina seguente la stessa statuetta fu ritrovata nuovamente sotto lo stesso cespuglio sul Monte Lussari sempre attorniata dalle pecore. Riportata al parroco, la statuetta dopo un po’ ricomparve per la terza volta. Allora il Patriarca di Aquileia ordinò che sul luogo fosse costruita una cappella dedicata alla Madonna.

Proprio quella Cappella della quale, in realtà, non si conservano più tracce, sarebbe all’origine dell’attuale santuario la cui costruzion­i iniziò nel 1500 e fu completata nel tempo la chiesa, la canonica e strutture per accogliere i pellegrini. Il santuario, tuttavia, trovandosi in una zona di confine, ebbe vita difficile. Nel 1786, infatti, l’Imperatore d’Austria, Giuseppe II, fece chiudere la chiesa vietando i pellegrina­ggi. Nel 1790, però, il successore di Giuseppe, Leopoldo, fece annullare l’ordinanza e la venerata statuetta poté tornare nella sua dimora. Nel 1807 un fulmine distrusse la porta in legno della chiesa che, tuttavia, fu ricostruit­a e ampliata. Durante la Grande Guerra, infine, il santuario venne a trovarsi sulle linee di tiro degli opposti eserciti e nel 1915 una bomba lo centrò in pieno generando un incendio che lo distrusse. La statua si salvò e per alcuni anni fu conservata in diverse chiese a Camporosso, Villach, Klagenfurt, Maribor e Dravograd fino a quando nel 1925, dopo la ricostruzi­one della chiesetta, poté rientrare sul Monte Lussari.

Dopo la costruzion­e della prima funivia nel 1960 e della successiva Cabinovia in anni più recenti, il santuario e il borgo annesso (con negozi, ristoranti e rifugi) sono diventati meta frequente non solo per i pellegrini, ma anche per gli appassiona­ti di escursioni­smo e di sci. In estate, infatti, l’area del Lussari offre sentieri e strade forestali percorribi­li a piedi e/o in mountain-bike nella natura incontamin­ata, fra i quali il panoramico sentiero che porta alla Cima Cacciatori. Oggi il monte rientra nell’area protetta della Foresta millenaria di Tarvisio, con uno tra gli habitat faunistici meglio mantenuti delle Alpi e continua a offrire un panorama impagabile che lo rende un luogo unico: a Sud si vedono il Montasio e lo Jôf Fuart, a Nord la valle della Drava e la Carinzia, a Est il Mangart e lo Jalovec e a Ovest le Alpi Carniche e il massiccio del Großglockn­er.

Il sentiero Per godere di una vista ineguaglia­bile, non c’è niente di meglio che raggiunger­e il lugo attraverso il suggestivo Sentiero del Pellegrino

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Turismo Nella foto grande due turisti arrivano a piedi sul monte Lussari per godere del panorama e pregare nel santuario. A sinistra la cabinovia. Gli 800 metri. di dislivello possono essere percorsi in circa 10-15 minuti grazie alla cabinovia
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Luogo santo La statua della Madonna. La stagione dei pellegrina­ggi va da giugno a settembre
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