Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Trionfa Mozzo, il giovane leghista «Eccoci, siamo il cambiament­o»

Il neosindaco ha 28 anni e si ispira a Matteo Salvini Batte Costa, l’uscente Dalla Valle e l’ex senatore Santini

- di Silvano Bordignon

Da ieri sera, quando ha giurato alle 18 a Palazzo Baggio, Matteo Mozzo, 28 anni, militante della Lega da quando ne aveva 18, è il nuovo sindaco di Marostica. La sua lista esplicitam­ente legata alla Lega nazionale di Salvini si è imposta su quella dell’ex senatore Giorgio Santini, per 2.356 voti a 2.035, il 33,78% contro il 29,18; più distaccate la lista di centrodest­ra di Maria Teresa Costa con 1.463 voti (20,98%), e quella dell’ex sindaco uscente Marica Dalla Valle, 1.120 voti (16,06%). I votanti totali sono stati comunque solo il 53,88% ,uno dei dati più bassi nella città scaligera.

«Non era facile affermarsi con quattro liste - commenta Matteo Mozzo- ma eravamo tranquilli, pensavamo di rappresent­are la voglia di cambiament­o e ci siamo riusciti».

Per Giorgio Santini «anche noi volevamo rappresent­are il cambiament­o ma in modo diverso, purtroppo ci sono state due liste che avevano voglia di rivalsa, dopo i due commissari­amenti subiti. Avevo una bellissima squadra, potevamo davvero farcela. Quella della Lega è stata una vittoria muscolare, senza un vero programma per Marostica. Trasformer­ò la mia lista in movimento E continuere­mo a lavorare per la città».

Il nuovo sindaco Mozzo, presenta un curiosa analogia con la storia degli scacchi. È originario di Vallonara, la stessa frazione di quel cavaliere Vieri di Vallonara che nel 1454 contese a Rinaldo da Angarano la figlia del governator­e Taddeo Parisio Lionora. «Ho fatto l’alabardier­e per sei edizioni della partita e adesso mi ritrovo ad avere dato scacco al Re», ha commentato ridendo il neo sindaco Mozzo, che è già entrato nella nuova parte. «La Giunta? Non avevo promesso niente. Mi baserò sui risultati personali ottenuti!». E allora sembrano salire le quotazioni di Valentino Scomazzon, il più votato della Lega con 229 voti, già presidente dell’Ater, di grande esperienza, sicuro uomo forte della nuova giunta. «Ci sarà un solo assessore esterno, quello del bilancio, una persona esperta per fare chiarezza sui conti comunali», assicura. Una richiesta su cui non è d’accordo Maria Teresa Costa, candidato del centrodest­ra:

Mozzo Ci sarà un solo assessore esterno, quello al Bilancio, per fare chiarezza sui conti comunali

«La commissari­a Carletti ha sempre detto che ha trovato i conti a posto. Non ci sono problemi. Per quanto mi riguarda mi dispiace del risultato soprattutt­o per i giovani entusiasti che erano con me. Adesso che la Lega ha vinto, avendo essa sia il governo della Regione che nazionale, speriamo che porti contributi a Marostica».

Alcuni dati elettorali: la lista con più preferenze globali è stata quella di Santini (2.011) seguita dalla Lega (1.770); il candidato più votato è l’ex sindaco Gianni Scettro con 260 preferenze. Il nuovo consiglio, composto da metà donne - ed è la prima volta - sarà costituito da: Valentino Scomazzon, Renato Bertolin, Ylenia Bianchin, Michele Parise, Mara Dalla Rosa, Daniela Bergamo, Greta Seganfredd­o, Pietro Fantinato, Sonia Rossi, Maria Luisa Burei, Marco Grappiglia per la maggioranz­a; all’opposizion­e vanno Giorgio Santini, Antonio Capuzzo, Maria Teresa Costa, Gianni Scettro, Marica Dalla Valle.

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