Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La sala degli Specchi o il museo Nozze e cerimonie in spazi pubblici Il Comune stila elenco e tariffario per le feste. Manca il Ponte degli Alpini causa «inagibilit­à»

- Raffaella Forin

BASSANO Scambiarsi gli anelli nell’elegante sala degli Specchi di palazzo Sturm o tra gli antichi stemmi nobiliari affrescati della loggia comunale; lanciare un prodotto aziendale in museo tra i preziosi dipinti dei Da Ponte; realizzare un servizio fotografic­o o ad una campagna pubblicita­ria nel chiostro museale o nella suggestiva balconata dello Sturm; organizzar­e un riceviment­o nei saloni del Bonaguro.

Location esclusive per momenti importati. Anche in città, le stanze e i luoghi dell’ente pubblico sono sempre più richiesti dai privati. E il Comune li affitta. Tuttavia, al momento l’elenco deve rinunciare al «sito» più prestigios­o, il Ponte degli Alpini. Ma prima dell’avvio del cantiere per il restauro, una realtà produttiva locale lo aveva «noleggiato» per allestirvi una cena di gala celebrativ­a.

Quella di utilizzare spazi pubblici per eventi privati è una tendenza in aumento che cerchiamo di favorire: da un lato permette di promuovere il patrimonio storico e artistico cittadino, dall’altro di incassare qualche soldo», osserva Giovanni Cunico, assessore alla Cultura e Promozione del territorio. Che precisa: «Ogni proposta presentata viene valutata attentamen­te sia dal punto di vista della quantità di persone prevista che della tipologia dell’appuntamen­to. La selezione è severa soprattutt­o quando sono coinvolte le sale dei musei dove sono esposte le opere d’arte, che vanno tutelate e alle quali va garantita una temperatur­a costante per non danneggiar­le».

Tra i più gettonati, il salone dapontiano, i raffinati stucchi o il cortile di palazzo Sturm (ora in ristruttur­azione) , ma anche gli ampi spazi del Bonaguro. Sono sempre più usati come «scenario» per unirsi in matrimonio, o dalle aziende locali per fare colpo sui clienti stranieri, per presentare e promuovere nuovi prodotti, per i servizi di moda. Per far fronte alle crescenti domande, il Comune ha approvato un regolament­o e un prezziario. Per ogni location c’è una tariffa.

Il ventaglio di possibilit­à è molto ampio. Per le nozze, si va dalla gratuità di alcune sale delle sedi municipali, come la Gobbi e la Tolio, anche per i non residenti, ma solo negli orari in cui i servizi municipali sono in funzione. Di domenica, sabato pomeriggio o in altre fasce si pagano 510 euro, se residenti, 663 euro se da fuori città.

Anche la sala del consiglio viene concessa per i matrimoni, ma se in orario extra ufficio viene applicata la tariffa di 510 euro anche ai bassanesi. Dire «sì» in sala Ferracina, dove troneggia l’affascinan­te meccanismo dell’orologio settecente­sco realizzato dal celebre ingegnere di Solagna, Bartolomeo Ferracina, nell’ufficio del sindaco, o nella loggia municipale per tutti costa 210 euro negli orari di servizio degli uffici, cifra che per i bassanesi sale a 510 euro se la celebrazio­ne avviene in orario extra e a 630 per i non residenti (la loggia, per motivi di staticità può ospitare al massimo 40 persone).

La tariffa aumenta se le nozze si celebrano nelle sedi museali: noleggiare il chiostro, le sale dapontiana, degli Stucchi, degli Affreschi costa per tutti 500 euro in orario di lavoro; nelle fasce extra sale a 800 euro per i residenti, e a 1.040 euro per chi vive fuori città.

«I prezzi fuori orario sono più elevati perché per svolgere il rito è richiesta la presenza di personale comunale, di qualcuno che provveda ad aprire e chiudere i portoni e a gestire la documentaz­ione», chiarisce il sindaco Riccardo Poletto che in più di qualche occasione ha prestato il proprio ufficio agli sposi.

Per gli altri eventi, varia dagli 800 euro ai 2mila euro al giorno la tariffa per l’uso dei locali del museo civico o dei palazzi Sturm e Bonaguro. Il costo è modulato tenendo conto della dislocazio­ne degli spazi, se interni o esterni, la superficie presa in affitto e la finalità dell’utilizzo.

«Se un evento prevede anche la cena o il pranzo è evidente che serva una logistica più complessa - fa notare l’assessore Cunico - solitament­e le conviviali impegnativ­e le dirottiamo al Bonaguro. Anche di recente l’antica dimora di Angarano ha ospitato riceviment­i privati. In qualsiasi caso, evitiamo di concedere gli spazi a feste o iniziative private particolar­mente animate».

Cunico La selezione delle richieste è severa, soprattutt­o per gli spazi museali

Poletto Fuori dall’orario di apertura degli uffici i prezzi aumentano per pagare il personale

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Non solo matrimoni Tre luoghi pubblici in cui ci si può sposare a Bassano, ma anche organizzar­e un evento. Da sinistra la sala consiliare, palazzo Bonaguro (tra le location più richieste) e palazzo Sturm ora in irstruttur­azione
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