Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Controlli urgenti» e i sub tornano sotto il Ponte
Il Comune chiama un’azienda veneziana: «Verificare lo stato di degrado delle strutture sommerse»
BASSANO Sommozzatori sotto il Ponte Vecchio: «È necessario procedere con urgenza alla verifica dello stato di degrado delle strutture sommerse». Lo ha deciso il Comune affidando una ricognizione a un’azienda specializzata veneziana, la Idra srl: oggetto d’esame saranno la terza e quarta «stilata» della struttura, quelle del lato Angarano immerse nel Brenta dopo il restringimento che ha messo in luce le prime due. La terza stilata, in particolare, sarebbe gravemente danneggiata. Intanto, all’inizio della settimana la ditta Inco di Pergine Valsugana ha effettuato il primo sopralluogo sul cantiere del ponte per il ri-affido dell’appalto: «Ci siamo dati un po’ di tempo, a fine luglio ci diranno come intendono procedere» spiega il vicesindaco Roberto Campagnolo.
Il Comune, affidando l’incarico ai sub, rileva che almeno fino a settembre il cantiere sarà fermo o quasi: chi lo prenderà in mano (al posto della Nico Vardanega) non potrà effettuare «i lavori di consolidamento delle strutture di fondazione nel corso della finestra estiva, fino al 10 settembre, periodo ormai compromesso dalle vicissitudini legate al precedente contratto». Nonostante questo è necessario procedere: una relazione effettuata lo scorso aprile da un consulente incaricato, l’ingegner Elvis Cescatti, ha messo in luce un «danneggiamento permanente e in via di peggioramento» in particolare della terza stilata, come sottolineano i tecnici comunali nella determinazione che affida l’appalto alla Idra. Fino ad aprile procedere con le ispezioni subacquee è stato impossibile a causa di opere di cantiere, alcune «dighe», realizzate dal precedente appaltatore Vardanega, opere che hanno comportato «un notevole aumento della velocità dell’acqua in corrispondenza delle stilate 3 e 4». Ora è necessario procedere, anche perché a maggio scorso la Soprintendenza dei Beni Culturali ha ribadito la necessità di verificare lo stato del Ponte. Le ispezioni dei subacquei costeranno poco meno di cinquemila euro.
In parallelo, nei giorni scorsi, l’amministrazione ha avviato la procedura per riaffidare i lavori di restauro e consolidamento, iniziando la verifica con le ditte che nel 2015 si erano classificate in graduatoria dopo il vincitore. A partire dalla Inco: i rappresentanti dell’azienda lunedì hanno avuto un primo confronto con i tecnici comunali. «L’incontro si è svolto con la dirigenza ai Lavori Pubblici – spiega il vicesindaco Roberto Campagnolo – e i nostri tecnici interni che seguono il cantiere del Ponte. È stata fatta la cronistoria di quanto fatto finora e di quanto accaduto. La proposta viene fatta a loro perché sono i secondi classificati: rispetto a due anni fa le cose del resto non sono migliorate, la struttura non si è messa a posto da sola». Martedì l’azienda trentina ha effettuato un sopralluogo sul Ponte Vecchio stesso. «Per ora Inco ha acquisito un po’ di documentazione, la fase è interlocutoria – osserva Campagnolo, assessore alla Cura Urbana – a fine luglio ci confronteremo e verrà presa una decisione».