Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Produce in casa la droga dello sballo arrestato uno studente spacciatore
I carabinieri hanno trovato in camera 600 francobolli di Lsd, solventi e acidi
BASSANO Un laboratorio chimico casalingo per produrre droga sintetica: la preparazione in cucina, quando i genitori non erano in casa, nell’armadio della sua camera da letto invece il «magazzino», il posto in cui nascondere il tutto, a partire dai quasi seicento «francobolli» di Lsd, droga allucinogena tra le più forti comprata probabilmente in rete. E con questi altro stupefacente, ulteriore allucinogeno e sostanza per la sintesi: merce per circa settemila euro. Un potenziale di centinaia di dosi, da spacciare a giovani della zona per lo sballo chimico. Tutti clienti, secondo gli investigatori, under 30. Queste le accuse che martedì sera hanno portato i carabinieri di Marostica ad arrestare un ventunenne che abita a Bassano con la famiglia, Alessandro Meneghini il suo nome, studente delle scuole superiori. Reticente sulle prime, una volta che i militari del capitano Adriano Fabio Castellari hanno scoperto la sua «fucina» per produrre droga chimica, oltre che detenerla, avrebbe ammesso. E questa mattina il giovane finito agli arresti domiciliari potrebbe decidere di parlare, per chiarire così la sua posizione, quando comparirà davanti al giudice per l’interrogatorio di convalida, assistito dall’avvocato Alessandro Isetti. Detenzione e produzione di stupefacenti le contestazioni a suo carico.
L’inizio dei guai, per lo studente ventunenne, è cominciato martedì sera con un controllo effettuato in strada dai carabinieri. Meneghini è stato fermato mentre era in auto, una Golf, con un amico, ma lo ha tradito l’eccessivo nervosismo, che ha portato i militari a perquisirlo, trovandogli addosso cinque «francobolli» di Lsd e tre involucri con la Dmt (dimetiltriptammina), un altro potente allucinogeno. Poca cosa rispetto a quanto scoveranno poi i militari nella sua abitazione, che tra cucina e camera aveva fatto diventare una sorta di laboratorio per la produzione della droga. Quasi seicento i «francobolli» di Lsd trovati nell’armadio che avrebbero reso sul mercato, una volta spacciati al dettaglio, circa seimila euro (dieci euro all’uno). Sotto sequestro sono finiti anche dieci grammi di Dmt, cinque grammi di funghi allucinogeni, dodici grammi di hashish, tre grammi di marijuana, oltre a sostanze chimiche e vegetali per la sintesi e il potenziamento della Dmt. E ancora barattoli di acidi, solventi (dalla trielina alla soda caustica) e materiale per il confezionamento. Sequestrati anche trecento euro, considerati dai carabinieri il possibile provento dell’attività di spaccio. Abbastanza per far scattare l’arresto per il bassanese, incensurato, che frequenta la scuola superiore: semplicemente un insospettabile. Un chimico dello sballo per l’accusa, che avrebbe recuperato le nozioni per la produzione della droga chimica semplicemente in rete. Così come parte della merce, a partire dai «francobolli» per il «viaggio mentale». «Ogni stupefacente presenta elevatissimi rischi per chi lo consuma – ha spiegato ieri il comandante della compagnia, capitano Castellari - a maggior ragione stupefacenti sintetici che vengono raffinati con l’impiego di sostanze chimiche già di per sé pericolose per l’uomo non possono che accrescerne la pericolosità in genere». I militari stanno proseguendo con le indagini per arrivare ai clienti e stabilire la portata del consumo di queste droghe sintetiche sul territorio.