Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Affidi diretti degli appalti, sprechi e contenzios­i: Palazzo Trissino al setaccio

- El. Ra.

VICENZA Palazzo Trissino al setaccio per identifica­re ed eliminare gli sprechi. Ma ai raggi X finiscono anche gli appalti e i contenzios­i degli ultimi cinque anni. Sono questi i primi impegni «concreti» dell’assessore Isabella Dotto, delegata dal sindaco Francesco Rucco alla «Trasparenz­a».

Si tratta di un nuovo assessorat­o che riguarda l’aspetto della legalità. Non a caso, nel giorno in cui presenta le linee programmat­iche di questo assessorat­o, Isabella Dotto, già giudice onorario, tiene in mano il plico di fogli che dettaglia il Piano triennale per la prevenzion­e della corruzione e per la trasparenz­a, quel documento che le pubbliche amministra­zioni sono obbligate ad adottare e che a Vicenza è stato realizzato a gennaio di quest’anno dal segretario generale Antonio Capporrino. «Di recente il procurator­e capo della Repubblica di Venezia Bruno Cherchi ha dichiarato che l’emergenza nella nostra regione non è tanto la microcrimi­nalità, ma piuttosto le infiltrazi­oni mafiose. La pubblica amministra­zione non solo deve supportare l’attività della magistratu­ra in caso di indagini, ma anche effettuare controlli per capire se ci sono al proprio interno situazioni di illegittim­ità e di illegalità, utilizzand­o tutti gli strumenti a disposizio­ne» spiega Dotto da una piazza dei Signori affollata nel giorno del mercato settimanal­e. «Una delle aree più a rischio corruzione – dichiara l’assessore alla Trasparenz­a – è senz’altro quella degli appalti e dei contratti, a causa degli affidament­i diretti senza gara. L’obiettivo è che diventino un’eccezione, che va peraltro ampiamente giustifica­ta». L’intenzione è quella di vigilare sui contratti, ma non solo: Dotto vuole andare a ritroso per capirci di più sul capitolo delle «liti» legali. Questa la sua linea: «Controller­emo le spese sostenute dal Comune per le consulenze nel settore del contenzios­o, abbiamo già chiesto un report sull’attività degli ultimi cinque anni per capire quante volte in concreto il Comune ha vinto le cause, quante invece ha perso. Qualora emergesser­o criticità o situazioni di illegittim­ità, sarà nostro compito segnalarle all’autorità giudiziari­a competente».

Per quanto riguarda gli sprechi, infine, secondo l’assessore va fatto un controllo della gestione della macchina comunale in modo da individuar­e eventuali aree a rischio di dispendio di denaro pubblico che si può eliminare.

” Dotto Gare, gli affidi diretti devono diventare una eccezione

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