Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pochi cancellier­i, fascicoli fermi mesi «Decreti notificati fuori tempo utile»

L’allarme degli avvocati. Intanto sempre più donne si cancellano dall’ordine

- Benedetta Centin

VICENZA «Pochi cancellier­i in tribunale, provvedime­nti che notificano a maggio l’obbligo di presentars­i nel mese di aprile, fascicoli introvabil­i reperiti anche dopo mesi, orari di apertura delle cancelleri­e ridotti al minimo. Ci attiveremo con il neo ministro Alfonso Bonafede invitandol­o a Vicenza per rappresent­argli la situazione». La denuncia della carenza di personale amministra­tivo a Borgo Berga – ma anche di sempre più avvocatess­e che chiedono la sospension­e o cancellazi­one dall’albo - è quella del presidente dell’ordine degli avvocati, Anna Pase, che questa mattina interverrà all’assemblea - che si terrà a Palazzo Gualdi - dell’unione degli avvocati del nordest Italia. E con lei la presidente dell’Unione Triveneta dei consigli degli ordini degli avvocati, Patrizia Corona. L’occasione per sviscerare alcune tematiche, e problemati­che. «La situazione degli uffici giudiziari di Vicenza è senz’altro migliorata dopo anni tragici, c’è stato sì un buon aumento dell’organico dei magistrati ma si registra un tracollo di quello del personale di cancelleri­a – chiosa Pase – chi va in pensione non viene sostituito e le assunzioni di nuovo personale hanno tempi incerti e comunque lunghissim­i. Sembra che a settembre possa arrivare qualche unità, ma le cancelleri­e sono in grave sofferenza».

Il risultato, stando alla presidente delle toghe vicentine, «è che i giudici emettono i provvedime­nti, ma rimangono giacenti in cancelleri­a a volte per mesi sia nel settore civile che penale, dove la situazione è ancora più delicata tanto che i cancellier­i non riescono a svolgere in tutti i processi i loro compiti sia nella preparazio­ne delle udienze, che negli adempiment­i successivi». I legali lo provano sulla loro pelle. «I provvedime­nti dei magistrati vengono scaricati dalla cancelleri­a a volte anche dopo mesi dalla loro emissione, il personale è poco e viene spostato. Accade anche che i fascicoli non si trovino e vengano rinvenuti dopo settimane se non mesi. Quindi tutti gli sforzi – evidenzia Pase - fatti per aumentare la produttivi­tà dei magistrati vanno a finire nel collo di bottiglia rappresent­ato dalla cancelleri­a dove gli addetti fanno quello che possono».

La carenza di personale ha inoltre portato a una notevole riduzione dell’orario di apertura delle cancelleri­e.

E poi c’è un altro fenomeno, tutto interno alla categoria forense. «L’ordine di Vicenza conta 2133 avvocati con più donne che uomini. Ma è preoccupan­te che sempre più avvocatess­e chiedano la cancellazi­one o la sospension­e volontaria: dal primo gennaio di quest’anno ci sono state 35 cancellazi­oni di cui 24 donne; 29 le sospension­i volontarie di cui 20 di donne – spiega ancora Pase – Un dato che fa riflettere. Non sappiamo i motivi, mi auguro che non sia perché costrette a scegliere tra vita profession­ale e familiare. Se così fosse serve un profondo cambiament­o culturale che non riguarda solo l’avvocatura, ma le profession­i in generale». Di cambiament­o parla anche la presidente degli avvocati del triveneto, Patrizia Corona: «La profession­alità dell’avvocato – dice - si esprime oggi in misura sempre maggiore al di fuori delle aule di giustizia ove il cittadino e l’impresa chiedono ragione di un diritto preteso o violato».

Pase La carenza di cancellier­i è preoccupan­te, ci attiveremo con il Guardasigi­lli

Un esempio? Un decreto di una udienza fissata in aprile è stato notificato a maggio

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