Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cambiano regole per feste e sagre La Regione esulta «Salvi 100 eventi»

- Di Davide Orsato

Dopo la stretta di Gabrielli, che seguì i fatti di Torino, gli eventi paesani più piccoli e a base volontaria rischiavan­o di sparire. I suggerimen­ti dei territori e delle associazio­ni sono stati ascoltati, ai Comuni il compito di garantire e mediare. Il governator­e Zaia: «Appuntamen­ti importanti per l’identità delle comunità, riusciremo a salvarne più di cento».

VERONA In Veneto erano state molte le «vittime». La prima in assoluto, un campanello d’allarme rimasto forse inascoltat­o, la festa d’autunno di Breda di Piave (Treviso), saltata già lo scorso autunno. Ne sono seguite molte altre, alcune delle quali storiche: «Lanterne a Serravalle», «La festa della birra» di Castagnè, sulle colline sopra Verona, che si teneva ininterrot­tamente da tre lustri, fino ai mercatini dell’usato nelle periferie.

Organizzar­li tenendo conto della «circolare Gabrielli», entrata in vigore dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino (il 3 giugno 2017, serata della finale di Champions League, il panico generale costò una vita e oltre 1.500 feriti) era risultato, per gli organizzat­ori, quasi impossibil­e. Troppi costi, soprattutt­o se a monte ci sono piccole realtà di volontaria­to, e quasi sempre si rende necessaria la figura di un profession­ista che firmi il piano sicurezza. Ieri, l’ufficio di gabinetto del ministero dell’Interno ha pubblicato una nuova direttiva che sostituisc­e la circolare uscita un anno fa che porta il nome del capo della polizia.

Regole diverse, anche se l’aspetto più importante riguarda il ruolo, ora centrale, delle amministra­zioni dei Comuni nel processo decisional­e. Secondo quanto disposto ora dal ministero, infatti, «l’iniziativa spetta all’organizzat­ore, che invierà al Comune, con congruo anticipo rispetto alla data dell’evento, l’istanza, corredata anche delle misure di sicurezza che si intendono adottare».

Gli arbitri saranno dunque i municipi, sentite le commission­i comunali o provincial­i competenti in materia di sicurezza: sempre i Comuni potranno indicare ulteriori provvedime­nti da prendere. Non mancano le linee guida che indicano i requisiti di accesso all’area per i mezzi di soccorso, le indicazion­i per la capienza in rapporto con la densità delle persone che partecipan­o all’evento, e le norme per la suddivisio­ne della zona dedicata alla manifestaz­ione in settori per gli eventi che prevedono un afflusso di oltre diecimila persone.Ma l’effetto sarà quello di un alleggerim­ento delle regole per le feste «minori», tra cui le sagre di paese, quelle maggiormen­te a rischio con la «vecchia» circolare.

Dal Veneto, le reazioni, soprattutt­o dalle forze di governo, sono positive. A cominciare dal presidente della Regione, Luca Zaia. «Va dato atto al ministro Salvini – dice il governator­e - di aver dato ascolto alle richieste rispetto a disposizio­ni che avrebbero messo a rischio un centinaio di sagre e di piccole manifestaz­ioni pubbliche, ma importanti per l’identità dei territori in cui si svolgono. La direttiva salva le nostre manifestaz­ioni che rappresent­ano un presidio identitari­o, il lavoro e la dedizione del volontaria­to e che spesso rappresent­ano un’opportunit­à per autofinanz­iare associazio­ni che si occupano in gran parte del sociale o di temi ambientali».

Lo stesso ministro Matteo Salvini l’ha definita come un intervento di «semplifica­zione tanto atteso dalle realtà associativ­e di tutto il territorio nazionale», mentre per il sottosegre­tario Nicola Molteni «ricompone in un quadro unitario le precedenti linee di indirizzo, garantendo la sicurezza dei partecipan­ti e, nel contempo, il rispetto delle tradizioni».

Applaudono anche i parlamenta­ri veneti Paolo Paternoste­r, della Lega («un’ottima iniziativa, che snellirà la burocrazia consentend­o le attività di associazio­ni») e Francesca Businarolo, esponente del Movimento 5 Stelle («è un grande risultato, il Veneto si è fatto sentire e sono state raccolte le indicazion­i provenient­i dal mondo delle Pro Loco»).

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Griglie roventi Uno degli eventi pubblici all’aperto che deve sottostare alla normativa
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