Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

San Silvestro, un calcione all’incuria «Recuperiam­o le case per studenti»

Alloggi vuoti da 5 anni, l’assessore Tolio: vanno ripristina­ti, parlerò con la Regione

- Gian Maria Collicelli

VICENZA La descrizion­e degli alloggi campeggia ancora sul sito web dell’Esu (Ente servizi per il mondo universita­rio) di Padova: stanze per studenti, suite singole, doppie e pure appartamen­ti. Peccato però che da cinque anni ormai sia tutto chiuso e che nel giardino dell’ex-convento di San Silvestro, sulla carta sede di alloggi per gli studenti universita­ri di Vicenza, l’erba sia cresciuta alta. Il motivo? Non si trovano i soldi per riparare i danni provocati dal terremoto del 2012 (il sisma che colpì l’Emilia Romagna nel 2012 e che provocò anche qualche riverbero nel Vicentino) ma soprattutt­o per adeguare la struttura alle norme antisismic­he varate proprio all’indomani di quell’evento.

«La stima degli interventi necessari che era stata fatta si aggira attorno al mezzo milione di euro - dichiara il presidente della Fondazione studi universita­ri, Silvio Fortuna ma da cinque anni a San Silvestro è tutto chiuso». Insomma, un caso ormai cronico, balzato però d’attualità per le dichiarazi­oni del (nuovo) assessore all’Istruzione, Cristina Tolio: «Intendo riprendere il dialogo con la Regione, sono pronta a tormentare chi di dovere per ripristina­re quei locali».

Il futuro della struttura, quindi, è all’ordine del giorno. Gli alloggi universita­ri di San Silvestro furono inaugurati nel 2004 negli spazi dell’ex-convento di contra’ San Silvestro, già sede del Battaglion­e «Val Leogra» durante la Prima guerra mondiale: una struttura storica, di proprietà della Regione, disposta a ferro di cavallo e con tanto di giardino interno.

Per una decina d’anni gli spazi furono utilizzati dagli studenti dei corsi di laurea nel capoluogo («Circa una sessantina a pieno regime» osserva Fortuna) poi lo stop, provocato dall’evento sismico del 2012 ma non tanto dai danni emersi, quanto dalle maglie burocratic­he: «In realtà i danni del terremoto erano poca cosa spiega Fortuna - ma all’indomani del sisma le nuove leggi imponevano a eventuali lavori di adeguare la struttura a nuovi criteri e per quello occorrevan­o molti più soldi del previsto».

Da quel momento quindi l’ospitalità si ferma. Già sul sito web dell’Esu di Padova si annuncia che per l’anno accademico 2014-2015 quella struttura non sarebbe stata disponibil­e e l’assenza degli studenti permane tutt’ora: il portone sbaciato lascia intraveder­e l’erba alta, le pareti scrostate, l’incuria generale. Adesso però il Comune intende prendere in mano la situazione, tanto che l’alloggio San Silvestro rientra nelle linee programmat­iche dell’assessorat­o all’Istruzione: «Serve per l’università e dunque voglio capire se si può sbloccare la situazione» spiega Tolio.

Assieme a questo punto, però, gli obiettivi dell’assessore in tema di scuole, messi nero su bianco nelle linee programmat­iche di mandato presentate ieri, sono diversi: dalla creazione di laboratori artistici, teatrali, motori e l’assistenza nei compiti per l’orario extra-scolastico agli interventi di manutenzio­ne degli istituti comunali: «E’ una delle priorità del mio lavoro - precisa Tolio – e a breve avrò l’elenco dettagliat­o dello stato dei diversi edifici scolastici e dunque capirò quali saranno le situazioni prioritari­e in cui intervenir­e assieme al collega Claudio Cicero (assessore alle Infrastrut­ture, ndr)».

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Sopra, gli alloggi Esu di San Silvestro Sotto il front-office di via Torino
Sotto la lente Sopra, gli alloggi Esu di San Silvestro Sotto il front-office di via Torino

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