Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Rapinarono un’anziana dopo due anni preso anche il terzo bandito
VICENZA Due anni di articolate indagini sono serviti agli investigatori della squadra mobile per chiudere il cerchio sugli autori di una cruenta rapina ad una pensionata di 78 anni di Vicenza e per arrestare anche l’ultimo componente della banda, colui che quel 22 ottobre 2016, fingendosi un poliziotto, aveva tentato di farsi aprire la porta di casa dall’anziana, e dopo il suo rifiuto l’aveva presa per il collo e le aveva sbattuto la testa contro il cancello, derubandola degli ori che aveva addosso e raggiungendo poi i due complici che lo aspettavano in un’auto. Complici che erano stati individuati ed arrestati dalla squadra mobile già nei mesi successivi, nonostante si spostassero di frequente: si tratta del croato Svetozar Paunkovic, preso a Roma, e del serbo Nebojsa Trajkovic, catturato nel Milanese, già condannati. Il primo luglio è finito in carcere anche il terzo bandito: Riccardo Lazic, 43enne nato a Chieti, rintracciato in un campo nomadi della zona Centocelle di Roma. E accompagnato in carcere su ordine di custodia cautelare firmato dal giudice di Vicenza, con l’accusa di rapina pluriaggravata in concorso.
E si tratta solo di uno degli arresti (cinque in tutto) eseguiti nell’ultimo mese, dal 20 giugno a venerdì scorso, dai poliziotti del vicequestore Davide Corazzini: altri quattro i ricercati trovati e portati in carcere, nel loro caso per scontare una pena diventata definitiva. Tra questi il marocchino Joussef Tahiri, 40 anni, evaso cinque anni fa dagli arresti domiciliari a Villaverla e rintracciato nei giorni scorsi all’albergo cittadino di Vicenza, da dove è stato portato al San Pio X dove rimarrà otto mesi. Deve scontare invece cinque anni e mezzo per maltrattamenti in famiglia e per un’arma clandestina l’imprenditore agricolo Stefano Cremonese, 50 anni di Campiglia dei Berici, che si è nascosto sotto la scrivania del suo ufficio per non dover “affrontare” i poliziotti che si erano presentati da lui per accompagnarlo in carcere. Le indagini hanno permesso di scovare anche altri due irrintracciabili: il romeno Marius Ciobanu che dovrà scontare due anni e sette mesi per una serie di furti, e il nigeriano Eghosa Osabuohien, tre anni per spaccio.