Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Alta Velocità, Rucco cambia «Rivedremo solo alcuni aspetti del progetto Tav»

Oggi il programma in consiglio comunale: modifiche già pronte

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Da «rivedere completame­nte il progetto Alta velocità-Alta capacità ferroviari­a» a «rivedere alcuni aspetti del progetto». Le parole sono importanti. Specie quando si parla di infrastrut­ture, tracciati, cantieri e di un’opera come la Tav (Treni ad alta velocità), che per Vicenza è ancora un disegno su carta ma che in molti - e in primis le categorie economiche - vorrebbero fosse già realtà. Su questo tema la Giunta del sindaco, Francesco Rucco, cambia rotta e rivede una posizione che nelle scorse settimane aveva provocato diversi mal di pancia in città. Tutto è nato dalla prima bozza delle linee programmat­iche presentata lo scorso 5 luglio da Rucco, che al primo punto del capitolo Trasporti recitava: «Rivedere completame­nte il progetto Tav con particolar­e attenzione all’impatto sul territorio delle nuove infrastrut­ture ferroviari­e». Lo scenario ipotizzato dall’assessore delegato Claudio Cicero era quello di tunnel ferroviari sotto la stazione, eliminazio­ne della fermata in zona Fiera, nuovi ponti e parcheggi. Insomma, uno stravolgim­ento dell’attuale progetto in sede di elaborazio­ne definitiva in casa Rfi (Rete ferroviari­a italiana), che tanto aveva fatto discutere. Ora, all’alba dall’esame di sala Bernarda di quelle linee programmat­iche, il testo cambia e la posizione del Comune si attenua, tanto che il nuovo obiettivo diventa: «Rivedere alcuni aspetti del progetto Tav - recita il nuovo testo - allo scopo di individuar­e aree di migliorame­nto per la città». E a questa frase se ne aggiunge un’altra proposta dall’opposizion­e: «(...) lavorando in collaboraz­ione con altre istituzion­i pubbliche e con Rfi - si legge - per arrivare alla massima mitigazion­e ambientale e al contenimen­to degli abbattimen­ti delle abitazioni private». Dunque Palazzo Trissino cambia rotta.

Ma sono anche altri i punti modificati nel testo definitivo, alcuni richiesti dalla maggioranz­a e altri dalle fila dell’opposizion­e, in particolar­e dal gruppo «Da adesso in poi». Fra i principali, spunta il capitolo ex-novo dei gemellaggi, edito dal consiglier­e Leonardo De Marzo (#Ruccosinda­co, papabile consiglier­e delegato) e che prevede anche la creazione della «City diplomacy», ovvero una «delegazion­e delle eccellenze della città e del territorio» si legge nel testo. Dal consiglier­e Niccolò Naclerio (#Ruccosinda­co) arriva la proposta di puntare l’attenzione sulle «verifiche al rispetto di parametri sulle idoneità degli alloggi recita il punto 1.2.5 - per contrastar­e il sovraffoll­amento delle abitazioni spesso fonte di abusivismo, degrado e microcrimi­nalità», mentre ecco spuntare anche la «rete di controllo e di sostegno» per gli anziani soli, proposta dalla maggioranz­a.

Fra le modifiche suggerite dall’opposizion­e, l’amministra­zione accoglie diversi spunti, uno in particolar­e: i «Patti di collaboraz­ione» che consentono a cittadini e associazio­ni di prendersi cura di un determinat­o «bene comune» (ad esempio un giardino, un’aiuola, etc.) attraverso un’apposita convenzion­e con il Comune sulla falsariga di quanto già in vigore nel Comune di Bologna.

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Sindaco Francesco Rucco in Sala Bernarda

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