Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il Comitato: «Tribunale pedemontan­o»

- R.F.

BASSANO C’è anche Bassano nell’esecutivo nazionale in rappresent­anza dei 30 Comuni della penisola che negli ultimi anni hanno perso il Tribunale per effetto della riforma della geografia giudiziari­a. Il drappello ha il compito di avviare i contatti con il ministero della Giustizia con l’obiettivo finale di far ripristina­re i presidi giudiziari soppressi. Nominato nell’ultimo incontro a Roma, l’esecutivo si è dato appuntamen­to a settembre per delineare le prossime azioni da intraprend­ere.

Intanto ieri in municipio si sono ritrovati i componenti del comitato cittadino per l’istituzion­e del Tribunale della Pedemontan­a presieduto dal sindaco Riccardo Poletto e composto da categorie economiche, ordini profession­ali e organizzaz­ioni sindacali. «Il nostro progetto non punta a riaprire il vecchio presidio giudiziari­o, ma a crearne uno trasversal­e a tre province, che porterà beneficio al sistema giustizia dell’intero territorio regionale: ed è su questo aspetto che stiamo insistendo», ricorda l’avvocato Giuseppe Maiolino, che assieme ai colleghi Francesco Savio e Roberto Pozzobon è parte attiva del piano. All’incontro di ieri era presente anche l’assessore regionale Manuela Lanzarin alla quale è stato affidato il compito di sollecitar­e i vertici veneti ad unirsi al gruppo bassanese nella difficile battaglia. «Il governator­e Luca Zaia e l’attuale ministro Erika Stefani ci hanno sempre supportato sottolinea Francesco Savio, già presidente dell’ordine degli avvocati del Bassanese - È il momento giusto per imprimere un’accelerazi­one al progetto: ci aspettiamo il loro appoggio».

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