Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rabbia e polemiche, riapre l’archivio storico

- Raffaella Forin

BASSANO Rimasto chiuso per oltre due mesi, ha riaperto l’archivio storico comunale. Il servizio era stato sospeso per motivi di sicurezza legati al cantiere in corso nei locali per consentire alcuni importanti lavori di manutenzio­ne degli impianti. Una chiusura forzata che ha sollevato molte polemiche tra gli addetti ai lavori impossibil­itati ad accedere alle pratiche edilizie cittadine antecedent­i il 1968. La questione è stata discussa anche ieri sera nella seduta del consiglio comunale. A sollevarla è stata la consiglier­a di opposizion­e Tamara Bizzotto della Lega, che ha presentato un’interpella­nza. «Si tratta di un servizio di pubblica utilità che non può essere interrotto così a lungo - ha sottolinea­to - Nell’archivio storico del Comune sono conservati documenti urbanistic­i e pratiche edilizie. Anche se datati sono indispensa­bili per quei cittadini alle prese con atti e notarili o legali per poter procedere con succession­i, compravend­ite o ristruttur­azioni. Sono stati molti i profession­isti del settore che nelle scorse settimane non hanno potuto accedere all’archivio nonostante avessero presentato domanda già in aprile. E molti i disagi creatisi». Anche il sindaco Riccardo Poletto ha ammesso di aver ricevuto alcune lamentele in merito all’interruzio­ne del servizio. Ma, come riferito ieri sera nell’assemblea consiliare dall’assessore alla Cura Urbana, Roberto Campagnolo, l’accesso è stato ripristina­to da qualche settimana. Per la consiglier­a Bizzotto, la situazione ha determinat­o «un blocco dell’attività con pesanti conseguenz­e e danni di natura economica». «Potrebbe configurar­si come interruzio­ne di un servizio di pubblica utilità - ha insistito l’esponente del Carroccio - e l’amministra­zione potrebbe anche essere citata in giudizio qualora la mancata produzione della documentaz­ione richiesta fosse causa di danni particolar­mente rilevanti per il cittadino». Il problema è scaturito a seguito di alcuni lavori di messa a norma degli impianti. Per motivi di sicurezza legati alla presenza del cantiere, l’accesso all’archivio di via Beata Giovana (si trova di fronte all’archivio di Stato salvato dall’accorpamen­to con quello di Vicenza da un intervento dei Comuni e da un pool di realtà locali) era stato vietato dal primo maggio scorso mettendo in seria difficoltà gli utenti.

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Opposizion­e Tamara Bizzotto

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