Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Scontro Pd-Lega nel Padovano ora Etra rischia la liquidazio­ne

Il Carroccio vorrebbe la nomina dei vertici dopo le Comunali 2019

- Davide D’Attino

PADOVA Presto scopriremo se si tratta di un’esagerazio­ne oppure di una concreta eventualit­à. Fatto sta comunque che Etra, l’azienda al 100% pubblica che si occupa dell’intero servizio idrico e di quello di raccolta e smaltiment­o dei rifiuti per conto di 75 Comuni nelle province di Vicenza, Padova e Treviso, rischia seriamente di essere messa in stato di liquidazio­ne. E di diventare così attaccabil­e, con discreta facilità, da altre compagini (magari private) che operano nei suoi stessi settori.

A lanciare l’allarme, qualche giorno fa, è stato l’avvocato padovano Andrea Levorato, presidente del consiglio di gestione di Etra da marzo 2015 in quota Partito Democratic­o, che ha inviato una lettera di richiamo ai 75 sindaci/azionisti della società. «Con l’assemblea di destinazio­ne degli utili dello scorso 2 luglio – si legge nella missiva, con riferiment­o alla data in cui è stata approvata la chiusura del bilancio 2017 – gli organi statutari che rappresent­ano la governance di Etra, consiglio di sorveglian­za e consiglio di gestione, sono arrivati a scadenza. E il cosiddetto decreto Madia sulle aziende a partecipaz­ione pubblica prevede che gli organi amministra­tivi non ricostitui­ti alla scadenza del termine – ricorda Levorato – vengono prorogati per non più di 45 giorni». Ciò significa, secondo il presidente, che se entro il prossimo 16 agosto la multiutili­ty con sede legale a Bassano (quella operativa si trova invece a Cittadella) non rinnovasse i suoi vertici, si creerebbe «una situazione di impossibil­ità di funzioname­nto della società». Tanto che gli amministra­tori, sempre in base alla denuncia del presidente, dovrebbero «avviare senza indugio la procedura di scioglimen­to». La lettera di Levorato si chiude con l’invito ai 75 primi cittadini a partecipar­e alla conferenza dei servizi di Etra in programma alle 14,30 di oggi a Cittadella, a Villa Rina, convocata dal sindaco di Bassano Riccardo Poletto (centrosini­stra) proprio per designare i nuovi componenti del consiglio di sorveglian­za e di quello di gestione. Ma il timore che si respira alla vigilia è che difficilme­nte verrà raggiunto il quorum del 60% degli azionisti per ritenere valida la seduta. E che quindi, per di più con le ferie estive che incombono, le nomine vengano rinviate a dopo il 16 agosto, con tutti i rischi spiegati sopra.

La questione, come spesso succede nelle grandi aziende a partecipaz­ione pubblica, è soprattutt­o di carattere politico. Pare infatti che una grossa fetta del centrodest­ra, per intenderci quella capeggiata dall’ex sindaco leghista di Cittadella e Padova (oggi sottosegre­tario all’Economica) Massimo Bitonci, stia apposta prendendo tempo per ritardare il più possibile il rinnovo dei due consigli, magari arrivando fino alla prossima primavera, quando in parecchi Comuni di Etra ci saranno le elezioni amministra­tive, nelle quali il Carroccio conta di fare man bassa.

L’ideale, per Bitonci e colleghi, sarebbe designare i nuovi vertici della multiutili­ty dopo il voto del 2019. Cioè quando, nelle loro previsioni, l’ago della bilancia penderà ancor più nettamente dalla parte del centrodest­ra a trazione leghista. Libero, a quel punto, di dettar legge.

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Multiutili­ty Oggi si dovrebbero rinnovare i vertici di Etra, che si occupa di acqua e rifiuti

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