Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Front-office e straordinari Sospeso lo stato di agitazione
VICENZA Stato di agitazione sospeso e la promessa, da parte del Comune, di un modus operandi diverso sui turni straordinari. Amministrazione e sindacati, ieri, si sono confrontati di fronte al capo di gabinetto della prefettura, Renata Carletti, che ha organizzato il primo tentativo di «raffreddamento» delle parti in virtù dello stato di agitazione indetto dai sindacati. Il faccia a faccia ha portato a un risultato concreto, ovvero la sospensione dello stato di agitazione da parte di Cub (Confederazione unitaria di base) e Diccap-Sulpm (sindacato della polizia locale): «Abbiamo ottenuto alcune garanzie da parte dell’amministrazione dichiara la portavoce di Cub Vicenza, Maria Teresa Turetta - ma intendiamo monitorare il rispetto degli impegni e siamo pronti a tornare a parlare di sciopero degli straordinari se non ci saranno risposte concrete». Il punto centrale della discussione fra Comune e sindacati riguarda il front-office, ovvero lo sportello unico per i cittadini inaugurato lo scorso 2 maggio dalla precedente amministrazione e inviso alle sigle dei lavoratori: «Chiediamo un ritorno dei servizi in centro storico afferma Turetta - dove ci sono una serie di immobili inutilizzati». Ma c’è pure la questione dei turni straordinari, con i sindacati che parlano di «personale obbligato a lavoro fuoriorario». Su questo, l’assessore alle Risorse umane Valeria Porelli ieri si è presa un impegno: «Abbiamo concordato un diverso metodo per lo straordinario sentendo la disponibilità dei lavoratori prima di organizzare il turno. Poi, per qualsiasi problema io mi sono resa disponibile al dialogo, anche per trovare soluzioni alternative nel caso non ci fossero disponibilità per svolgere ore straordinarie, che rimangono insopprimibili».
Anche sul fronte della polizia locale l’incontro è stato positivo: «Per noi la questione del modo di impiego del personale è fondamentale spiega Giancarlo Chemello del Diccap-Sulpm - perché già la polizia locale è sotto dimensionata, se poi la si impiega in operazioni o turni particolari diventa un problema».