Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fonte Margherita salvata da due giovani imprenditori «Basta bottiglie in plastica»
L’azienda storica VALLI DEL PASUBIO salvata da due giovani imprenditori, che non solo la traghettano verso il futuro ma ne mantengono intatte le tradizioni, tanto da rinunciare a uno dei simboli stessi della modernità: la plastica. Sembra una favola, non lo è. È quello che stanno realizzando a Valli del Pasubio Denis Moro e Nicola Sartore, due giovani imprenditori veneti di di 33 e 40 anni che hanno rilevato l’azienda di imbottigliamento d’acqua Fonte Margherita. L’impresa è una realtà storica non solo del Vicentino ma anche dell’intera regione considerato che è il più antico impianto di imbottigliamento del Veneto e che della proprietà dell’acqua del Pasubio se ne parla già dal 1845. Negli ultimi anni, però, quello di Fonte Margherita era un marchio in difficoltà, tanto che per dieci anni dal 2007 al 2017 aveva chiuso i bilanci in perdita. L’anno scorso la svolta, che porta la firma di Denis Moro: il giovane vicentino ha un’esperienza decennale nel mondo della finanza e ha fondato una banca d’affari («Sky islands») che si occupa di azioni di salvataggio di aziende in difficoltà. Nel 2017 Moro acquisisce l’azienda di Valli del Pasubio e inizia il suo rilancio: «Le direttrici di sviluppo – dichiara l’imprenditore si sono basate su sostenibilità, innovazione di prodotto e creazione di una nuova immagine del marchio. Oggi la produzione ammonta a tredici milioni di bottiglie. Ma senza doverci adeguare alle logiche competitive delle multinazionali, vogliamo prenderci l’impegno di sensibilizzare ed educare i consumatori». Da qui alcune scelte fondamentali, tra cui quella di imbottigliare direttamente alla fonte, evitando la creazione di aree industrializzate per l’estrazione, e la rinuncia alla plastica. Fonte Margherita, infatti, rimane l’unico stabilimento in Veneto e tra i pochi in Italia a produrre solo in vetro. L’impresa vicentina conta oggi gli stabilimenti di Fonte Margherita e Sorgente Alba e ciascuno attinge da tre sorgenti: Camonda, Alba e Bolfe Giotti (non ancora in commercio).
Negli ultimi giorni, però, ecco una nuova spinta: al fianco di Moro è entrato nell’azienda di Valli anche Nicola Sartore, già alla guida dell’azienda metalmeccanica padovana «Sariv», diventata da azienda familiare a caso studio per la digitalizzazione industriale e l’Industry 4.0. A Sartore è stato affidato il settore delle «operations»: «Con l’esperienza di Nicola - spiega Moro - le nostre forze sono concentrate nel ridisegnare i processi interni e portare assieme Fonte Margherita ad un altro livello».