Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Maxi evasione Sequestrati beni per mezzo milione di euro
TEZZE Un notevole volume di affari ma dichiarazioni fiscali inesistenti. L’avrebbe fatta franca per alcuni anni, non presentando alcuna dichiarazione d’imposta dal 2012 e tantomeno provvedendo ai relativi versamenti, facendo sparire anche la documentazione contabile, almeno questa è l’accusa. Arrivando ad evadere oltre 500mila euro tra imposte dirette e Iva. Ma l’autotrasportatore è finito nelle maglie dei controlli della guardia di finanza di Bassano. E oltre alla denuncia Decimo Fontana, questo il nome del 67enne di Tezze sul Brenta, titolare della ditta individuale che porta il suo nome, si è trovato ora con sette immobili di proprietà, tra cui appartamenti, sotto sequestro. Beni che potrebbero finire anche tra le proprietà dello Stato, quindi confiscate. Un sequestro preventivo per equivalente, quello disposto dal giudice Barbara Maria Trenti su richiesta della procura ed eseguito dai finanzieri, dell’importo (mezzo milione) di quanto l’autotrasportatore avrebbe evaso negli anni. In barba al Fisco, probabilmente convinto che nessuno lo avrebbe stanato. Ed invece gli investigatori del colonnello Crescenzo Sciaraffa e del capitano Michele Piazzolla, che hanno avviato le indagini dall’analisi di rischio, attraverso le banche dati in uso alla Finanza, hanno messo il 67enne con le spalle al muro. Evidenziando come, a fronte delle prestazioni di servizi eseguite, dei vari trasporti merci effettuati anche all’estero, non fossero state presentate dichiarazioni fiscali. E la successiva verifica fiscale lo ha confermato. I controlli incrociati eseguiti in tutta Italia nei confronti dei suoi clienti hanno permesso ai militari delle fiamme gialle di ricostruire anche il volume d’affari, che dal 2012 al 2015 sarebbe arrivato alla bella cifra di circa un milione di euro. Contestata anche la mancata conservazione di circa 500 fatture, oltre all’evasione di circa 500mila euro. Di qui i reati contestati a Fontana, quelli cioè di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’Iva e occultamento o distruzione delle scritture contabili. Oltre ai sigilli scattati nei giorni scorsi, agli appartamenti di proprietà dell’autotrasportatore.