Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Filobus, il Governo assegna a Vicenza i 19 milioni Il sindaco: bene, ora valuteremo progetto e mezzi
«Siamo contenti del finanziamento e dello sblocco dei fondi, ora ragioneremo sul progetto e sulla tipologia di mezzi da acquistare». Il sindaco, Francesco Rucco, commenta così lo sblocco dei 19 milioni di euro per il filobus da parte del Governo. Nei giorni scorsi, infatti, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha sbloccato 1,7 miliardi di euro per opere collegate al trasporto pubblico locale e alle ferrovie non interconnesse.
Il riparto dei fondi ha ottenuto il via libera da parte della Conferenza unificata, che ha permesso quindi di destinare nel concreto le risorse stanziate a bilancio già nel 2017. Di quei 1,7 miliardi, infatti, 338 milioni di euro sono riservati a opere di messa in sicurezza di tratti ferroviari mentre 1,3 miliardi a «infrastrutture di trasporto rapido di massa». E fra quest’ultime spunta Vicenza: il capoluogo berico si è aggiudicato i 19 milioni di euro già annunciati dal Governo e che serviranno all’acquisto dei mezzi del filobus, ovvero l’opera collegata al progetto della Tav (Treni ad alta velocità) in città.
«Nei giorni scorsi - dichiara Rucco - avevamo confermato alla Regione la volontà di portare a casa un finanziamento statale importante e quindi ora che i soldi ci sono siamo contenti. Nel merito del progetto per il filobus ne discuteremo in Svt (Società vicentina trasporti, ndr), che gestirà quei fondi, ma di sicuro punteremo su mezzi elettrici moderni, non inquinanti e il meno invasivi possibili nel pieno rispetto del territorio».
Il filobus è l’opera disegnata da Comune e Rfi (Rete ferroviaria italiana) nell’ambito del maxi-progetto dell’attraversamento dei treni veloci in città e del costo complessivo di 50 milioni di euro: il disegno tracciato sui progetti della Tav parla di un’opera, quella del filobus, in grado di attraversare Vicenza da est a ovest, in un percorso di 11 chilometri e con 16-18 fermate intermedie, con mezzi da 18 metri in grado di contenere fino a 150 persone.
Negli anni, però, il progetto ha già mutato pelle: da filobus «puro» con tanto di binario e fili, a una linea senza fili e con mezzi elettrici o ibridi. Nei giorni successivi alla vittoria alle urne, dalla Giunta di centrodestra erano arrivate posizioni contrarie all’infrastruttura, specie dall’assessore alle Infrastrutture Claudio Cicero. Poi, però, il cambio di rotta avvenuto in occasione delle linee programmatiche di mandato amministrativo 20182023, dove il progetto del filobus è inserito nei piani relativi alla Tav. Insomma, il filobus va avanti.