Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Richiedenti asilo chiedono aria condizionata e Sky
Le proteste del gruppetto in questura. Bizzotto (Lega): Meritano di tornare in Africa di corsa
VICENZA Quindici richiedenti asilo manifestano davanti alla questura contro la cooperativa che li ospita: fra le richieste anche quella di avere «Sky per le partite di calcio» e l’aria condizionata negli alloggi. La protesta, inscenata da una parte dei migranti ospitati in via Carducci dai Paolini con la gestione della cooperativa padovana Cosep, è stata inscenata lunedì pomeriggio.
«Hanno protestato perché vogliono i documenti subito, ed hanno chiesto anche l’aria condizionata – spiegava ieri in via Carducci un ragazzo africano, ospitato nella struttura – io non c’ero, non sono andato con loro. Non ero d’accordo: dalla cooperativa ci trattano bene, i pasti sono vari e abbiamo già la tv, le partite si vedono. Ho anche già trovato un lavoro. Un po’ alla volta stiamo ottenendo dei risultati e di sicuro arriveranno i documenti, si tratta solo di avere pazienza». Una parte degli altri stranieri ospitati negli spazi del centro culturale San Paolo la pensa evidentemente in modo diverso.
La protesta in viale Mazzini, lunedì intorno alle 14, è stata comunque del tutto pacifica: il presidio non ha bloccato l’ingresso e l’uscita di altre persone dalla questura, infatti nei confronti dei manifestanti non è stato preso alcun provvedimento. I migranti, tutti in Italia con un permesso temporaneo, sono stati ricevuti da un funzionario di polizia a cui hanno rivolto principalmente due richieste: una velocizzazione della pratica per le carte d’identità e un miglioramento delle condizioni del- l’ospitalità. Entro quest’ambito, tra le domande, ci sarebbe appunto anche quella di avere l’abbonamento al satellite.
Dalla Cosep, diretta dal presidente Daniele Sandonà, per ora non ci sono stati commenti. Sul caso e nei confronti dei manifestanti ieri si è scatenata la politica. Per l’eurodeputata Mara Bizzotto (capogruppo Lega a Bruxelles) «meritano di tornare in Africa di corsa. Questa gente, che è mantenuta dallo Stato con colazione, pranzo e cena gratis, che non lavora e che passa le giornate a bighellonare, va rimpatriata il prima possibile - le parole di Bizzotto -. L’ennesima presa in giro verso milioni di italiani in difficoltà che non sanno come arrivare a fine mese e che mai si sognerebbero di protestare per avere l’abbonamento a Sky».
Critica anche l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan: «Se ho un auspicio in questo Governo è che cambi radicalmente la gestione di questa gente, rimandandola a casa». Anche a Bassano nei giorni scorsi è andata in scena una protesta di profughi, di altro tipo: quelli ospitati nel quartiere San Vito hanno chiesto di essere pagati per il volontariato nella pulizia del quartiere, senza più presentarsi dopo la risposta negativa degli amministratori.