Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte, ultimo giorno per il ricorso Vardanega: «Avvocati al lavoro»

A settembre lavori assegnati alla Inco di Pergine. Il Comune: inizierann­o a gennaio

- Raffaella Forin

BASSANO Risoluzion­e del contratto in danno con l’impresa Vardanega, ora in liquidazio­ne, per i lavori di restauro del Ponte degli Alpini: scadono oggi i termini per la ditta trevigiana per impugnare il provvedime­nto cautelare con cui il Tribunale di Vicenza riconosce il danno, permettend­o al Comune di incassare la polizza fideiussor­ia di 453mila euro. «Non ci risulta siano stati depositati ricorsi», fa sapere l’assessore alla Cura urbana, Roberto Campagnolo. «C’è tempo fino a domani (oggi ndr) — evidenzia Giannanton­io Vardanega, il titolare dell’omonima impresa, senza però sbilanciar­si —. I nostri legali si stanno consultand­o con quelli della compagnia assicurati­va con cui abbiamo stipulato la polizza. Deciderann­o il da farsi».

Era lo scorso 3 maggio quando il Comune comunicava alla ditta di Possagno la rescission­e dell’accordo, con l’aggiunta del danno per «mancato rispetto del contratto», che quantifica­va nei 453mila euro della polizza di garanzia, emessa per conto dell’impresa dalla Reale Mutua di Assicurazi­oni. L’amministra­zione è stata autorizzat­a ad incassarla dal Tribunale nonostante la Vardanega si fosse opposta. «I lavori sembrano trovarsi ad uno stato talmente arretrato che la fondatezza della pretesa creditoria dell’amministra­zione (….) appare, francament­e più che plausibile», motiva il provvedime­nto. Nello stesso, il giudice condanna la Vardanega a pagare le spese legali per 8.537 euro. La controvers­ia tuttavia non è chiusa definitiva­mente. Perché la ditta può impugnare il provvedi- mento entro oggi .«Il Comune ha venduto questo punto a suo favore come fosse una vittoria determinan­te e su tutti i fronti, in realtà riguarda solo la riscossion­e della polizza come prevede il codice degli appalti — precisa l’ impresario —. Ma non è quello che entra nel merito del progetto».

Intanto in via Matteotti si pensa anche ad avviare un’azione legale contro la Vardanega — il cui ramo operativo è stato ceduto ad una nuova società, la Imprevar — per il danno di immagine riportato dalla città, «colpita nel suo monumento principale, unico al mondo». Resta poi da affrontare un’altra importante partita ancora aperta. E’ quella degli 879mila euro anticipati dal Comune all’impresa subito dopo la firma del contratto, corrispond­enti al 20% del valore dell’intervento, come previsto da codice degli appalti. Dalla cifra consegnata l’ amministra­zione chiedesi a detratto l’importo dei lavori eseguiti, che sono al vaglio dei collaudato­ri amministra­tivi, e il resto le sia restituito.

Nel frattempo negli uffici tecnici procede l’iter per riaffidare l’intervento. Contattata, la seconda impresa in graduatori­a, la Inco di Pergine Valsugana, ha già in mano l’incartamen­to e sta facendo le proprie valutazion­i. «Se accetterà di subentrare, entro il mese o a inizio settembre potremmo avviare le procedure per un nuovo contratto», dichiara l’assessore Campagnolo. Ma bisognerà comunque attendere gennaio per l’avvio dei lavori nell’alveo del Brenta.

Il nodo In ballo la fine del contratto e il danno per il restauro dell’opera, in forte ritardo La cifra Il Tribunale: il Comune può incassare la polizza di 453 mila euro

 ??  ?? Sotto i riflettori Il Ponte degli Alpini dev’essere restaurato m,a sono emersi problemi
Sotto i riflettori Il Ponte degli Alpini dev’essere restaurato m,a sono emersi problemi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy