Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza a processo il 21 settembre La risposta di Rosso a Romizi
Il patron biancorosso ha presentato la sua replica alla Figc
VICENZA E’ stata fissata per venerdì 21 settembre l’udienza al Tribunale Federale Nazionale della Figc in cui verrà discusso il ricorso di Marco Romizi contro l’operazione – Vicenza di Renzo Rosso e contro il licenziamento dell’ex centrocampista biancorosso avvenuto nel giugno scorso e impugnato dalla controparte. Sono arrivate anche le controdeduzioni dei legali del patron biancorosso, che ha affi- dato la causa all’avvocato Matilde Rota. Nel lunghissimo memoriale difensivo, si sottolinea innanzitutto il difetto di giurisdizione che ci sarebbe nel ricorso. Secondo i legali, infatti, Romizi non sarebbe attualmente un tesserato della Figc e avrebbe dovuto, per questo motivo, rivolgersi al Tar del Lazio. Rota chiede che il Tribunale Federale Nazionale dichiari il difetto di giurisdizione e che respinga, per questo motivo, il ricorso di Rom izi.Sulp unto dell’illegittimità del trasferimento di sede del Bassano a Vicenza, con relativo cambio di denominazione sociale, si sottolinea al contrario, la legittimità della stessa e allo stesso tempo come il ricorso presentato sia fuori tempo massimo. Secondo la difesa, infatti, il termine era di due giorni dalla data di conoscenza dell’atto impugnato, termine che risulta ampiamente trascorso.
Si contesta, inoltre, l’accusa di un’assenza di un parere scritto della Lega Pro sottolineando che il regolamento non lo prevede. Infine, si po- ne l’accento sulla piena legittimità delle condizioni di eccezionalità dell’affaire Vicenza-Bassano stabilite dalla Figc, negando la natura speculativa dell’operazione e dichiarando come la proposta di Renzo Rosso fosse l’unica presente e l’unica in grado di determinare la continuità rispetto alla tradizione sportiva biancorossa.
Quanto ai tre giocatori (Anzolin, Giacomelli e Bianchi) inseriti nell’atto notarile di vendita stipulato davanti al notaio Giuseppe F ietta, si mette l’accento sul fatto che l’acquisizione dei tre cartellini non sarebbe mai avvenuta senza il consenso dei ragazzi alla sottoscrizione di un nuovo contratto, essendo gli stessi svincolati dal vecchio Vicenza per normativa federale. Insomma, una dura battaglia legale senza esclusione di colpi.