Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

In gruppo e «armati» di Whatsapp la sicurezza passa dai vicini di casa

Il Comune sta definendo il progetto, sulla scia di quanto avviene a Venezia

- Elfrida Ragazzo

VICENZA Combattere il degrado (anche) via Whatsapp. Sulla scia di altre esperienze simili, il Comune di Vicenza ha deciso di attivare in alcune aree «calde» della città gruppi di residenti che, solo attraverso il telefono, vigilano sulla zona in cui abitano e, in caso di movimenti sospetti, segnalano ad un referente. Questi, scelto democratic­amente dopo un’assemblea, riferisce gli eventuali episodi di degrado, furti o situazioni d’illegalità alla polizia locale. E, a seconda dei casi, i vigili si attivano per verificare la segnalazio­ne e agire di conseguenz­a.

«A settembre verrà avviato un progetto di sicurezza partecipat­a – ha annunciato ieri il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, a margine di un sopralluog­o in via Allende, area in cui i residenti da tempo lamentano e segnalano episodi di prostituzi­one in strada, con schiamazzi e spaccio –. Prendendo spunto dall’esperienza del Comune di Venezia, stiamo pensando alla creazione di alcuni gruppi, con un referente per zona e, a monte, un coordinato­re esterno». Il Comune non dovrebbe essere inserito nei gruppi Whatsapp, la cui gestione sarebbe in mano solamente ai cittadini. Una sola persona, inoltre, si interfacci­a con la polizia locale. «Il contatto con il comando – continua Rucco – potrebbe avvenire o tramite una linea telefonica dedicata, come stanno facendo a Venezia, oppure con un’applicazio­ne internet». L’amministra­zione comunale pensa di affidare il coordiname­nto del progetto al consiglier­e comunale della Lega Roberto Ciambetti che, in qualità di presidente del consiglio del Veneto, sta lavorando ad una legge regionale sul tema. «Con una norma, in futuro potrebbero arrivare anche finanziame­nti» è l’auspicio del primo cittadino. Le prime aree ad essere monitorate via Whatsapp, con i cittadini che hanno come unica «arma» lo smartphone, potrebbero essere quella di Campo Marzo e viale Milano, quella di San Pio X e quella tra viale San Lazzaro e Mercato Nuovo (via Allende e via Gandhi). «Si inizia dai posti dove il problema della sicurezza è più sentito», specifica Rucco.Il progetto di sicurezza partecipat­a vede i cittadini in prima fila nelle segnalazio­ni, ma non presume un coinvolgim­ento diretto come avviene con le «ronde di quartiere» in altre città. Le segnalazio­ni andranno tutte indirizzat­e alla polizia locale, attraverso i canali che il Comune individuer­à a breve.

Ma sulla questione sicurezza, l’amministra­zione di centrodest­ra ha anche in mente dei rinforzi al comando di contra’ Soccorso Soccorsett­o. «Stiamo cercando di capire se è possibile assumere due agenti ricorrendo all’ultima graduatori­a disponibil­e – fa sapere il sindaco -. Comunque pensiamo di indire un concorso nel 2019». Si parla di una decina di nuovi posti, ma tutto dipende dalle risorse che potranno essere messe a disposizio­ne. Ad oggi gli agenti di polizia locale a Vicenza sono 116, mentre qualche anno fa erano circa 150. Anche con le nuove assunzioni non si potrà raggiunger­e quei numeri, ma comunque potrebbero arrivare dei rinforzi e dedicare altre pattuglie alla lotta contro il degrado, problemati­ca a cui sindaco e giunta vogliono dedicare energie e risorse, «mantenendo gli impegni che ci siamo presi durante la campagna elettorale» conclude Rucco.

Le zone interessat­e Da Campo Marzo a viale Milano, da San Pio X a via Allende e via Gandhi: potrebbero essere le prime aree interessat­e. Si inizia a settembre

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