Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bandiere a mezz’asta e messa «Luca, non dimentiche­remo»

Un anno fa l’attentato a Barcellona. Marta canta nel coro per il fidanzato

- Dora D’Agostini

BASSANO La città ha ricordato Luca Russo nel giorno dell’anniversar­io della sua morte. Ad un anno dalla tragedia, rimane indelebile la memoria del giovane, 25 anni, una delle sedici vittime dell’attacco terroristi­co sulla Rambla a Barcellona, dove un furgone lo ha travolto, ferendo la sua fidanzata Marta Scomazzon. Per tutta la giornata di ieri le bandiere del municipio sono rimaste a mezz’asta e la chiesa di San Francesco era gremita in occasione della messa in ricordo dell’ingegnere bassanese. Presente alla cerimonia il sindaco Riccardo Poletto e gli assessori, che si sono uniti al dolore dei parenti della coppia. Ad animare la liturgia, la fusione di due cori, Gioventù Incantata e Giovani Voci Bassano, ai quali si è unita Marta. Non la solita celebrazio­ne in memoria di un defunto, ma una messa dai toni pasquali. «Siamo qui a celebrare il dono della vita – ha spiegato l’abate don Andrea Guglielmi – Con Marta abbiamo pensato che la celebrazio­ne eucaristic­a potesse avere i colori e i toni della Pasqua». Durante la predica l’abate ha ricordato il tragico evento. «Ho davanti a me una scena: due ragazzi camminano sulla Rambla tenendosi per mano. Davanti a loro un futuro che ha il profumo di promesse». Ha paragonato quella scena al cammino di Gesù e degli apostoli verso Gerusalemm­e. «In entrambe le scene – continua l’abate – il sogno si interrompe. Le speranze crollano in un istante. L’orizzonte carico di promesse si tinge dei colori delle tenebre. Le promesse diventano minaccia, paura, terrore, terrorismo, la condanna a morte di uomini innocenti. La causa di tutto questo è la violenza». Una condanna forte al terrorismo, «al quale bisogna rispondere tornando velocement­e alla normalità e coltivando le proprie passioni», come ha fatto Marta. Toccanti le parole della ragazza a conclusion­e della messa. «Il tempo scorre come sabbia tra le dita. Spesso non ti accorgi di quanto in fretta possa andare e ancora più spesso pensi a tutto per farlo tornare indietro». E ancora: «Il tempo è fatto di ore, minuti, secondi e sono proprio pochi secondi che certe volte ti cambiano la vita. Se avessi deciso di non attraversa­re quella strada, ma di percorrern­e una diversa, di non attraversa­re quel ponte, ma di prendere un’altra via. Troppi “se” che non possono dare certezze. Le certezze sono difficili da trovare, ma per me Luca era diventato una certezza». Marta ha proseguito con una riflession­e sul tempo. «Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, è troppo rapido per coloro che temono, è troppo lungo per coloro che soffrono, è troppo breve per coloro che gioiscono, ma per coloro che amano, il tempo è eternità». La celebrazio­ne si è conclusa con un lungo applauso e l’abbraccio dei coristi attorno a Marta.

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(Piki studio) San Francesco La messa di ieri e il coro
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Coppia Marta Scomazzon e il fidanzato Luca Russo

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