Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cecchini e forze speciali, al Lido Festival blindato per i big della politica
Sommozzatori in laguna e tiratori sui tetti. Il prefetto: «Allerta antiterrorismo portata al massimo» Per il Lido una centrale operativa internazionale. Il questore: «Collegamento diretto con 152 Paesi»
VENEZIA Tiratori scelti, sommozzatori e forze antiterrorismo mescolate tra i fan a caccia di autografi. Si profila un’altra edizione blindata, per il Festival del Cinema di Venezia che si aprirà mercoledì 29 agosto. Con Salvini e Mattarella.
VENEZIA Tiratori scelti, sommozzatori, funzionari dell’Interpol, e forze speciali dell’antiterrorismo mescolate tra i fan a caccia di autografi.
Si profila un’altra edizione blindata, per il Festival del Cinema di Venezia che si aprirà mercoledì 29 agosto per poi chiudersi l’8 settembre. «Ogni giorno scenderanno in campo tra i 600 e i 700 operatori delle forze di polizia», spiega il questore Danilo Gagliardi che in questi giorni, sotto la regia del prefetto Vittorio Zappalorto, sta organizzando la complessa macchina del servizio d’ordine intorno al Lido.
La «zona rossa» sarà la stessa dello scorso anno e coprirà l’intera cittadella del Festival tra Palazzo del Casinò e del Cinema fino al Pala-Biennale di via Sandro Gallo - con quattro varchi d’accesso che dovranno attraversare i visitatori, controllati uno ad uno. «Il dispiegamento di uomini e mezzi sarà imponente, per garantire il massimo della sicurezza», assicura Zappalorto. La principale novità di quest’anno sarà la creazione di una sala operativa internazionale. «In pratica - spiega il questore - una sorta di quartier generale dove confluiranno tutte le immagini catturate dalle telecamere e le eventuali criticità che emergeranno nel corso dell’evento. Lì verranno prese tutte le decisioni. All’interno, oltre ai nostri funzionari, saranno presenti anche rappresentanti delle forze di polizia straniere e dell’Interpol». Un filo diretto con Roma, poi, consentirà un collegamento costante con 152 Paesi, dall’Olanda alla Nigeria. «In questo modo sarà possibile uno scambio rapidissimo di informazioni relative agli stranieri che raggiungeranno Venezia e che dovessero risultare “sospetti”», dice Gagliardi.
Lo scenario peggiore, naturalmente, resta quello di affrontare un attacco terroristico. «I controlli non si limiteranno al Lido ma coinvolgeranno la terraferma», assicura il prefetto. Giorno e notte le vedette della guardia di finanza pattuglieranno lo specchio d’acqua che circonda il Lido, compresa l’area che sarà interdetta alla navigazione. Sorvegliati speciali, saranno il Cavallino e il Tronchetto da dove - spiegano fonti vicine alla questura - potrebbero eventualmente partire, a bordo di lancioni, i criminali che volessero raggiungere in pochi minuti il cuore della città. «Ma si controlleranno anche tutti i punti nevralgici: l’aeroporto, le stazioni, e le zone limitrofe, Mestre compresa», spiega Zappalorto.
Anche quest’anno si utilizzeranno tecnologie all’avanguardia: dalle telecamere a riconoscimento facciale alle body-cam indossate dagli agenti - anche in borghese che si mescoleranno tra la folla. E poi, sommozzatori, tiratori scelti appostati sui tetti dei palazzi e militari a vigilare su Ponte della Libertà, prima dell’accesso a Piazzale Roma.
Il tutto a corollario di una Mostra del Cinema che, come ogni anno, attirerà a Venezia personaggi famosi (da Lady Gaga a Ryan Gosling) ma anche diversi big della politica, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal vicepremier Matteo Salvini, attesi per la serata inaugurale. Entrambi arriveranno al Lido il 29 agosto, poco prima delle 19. La scaletta della serata resta invariata: il primo red carpet apre le danze della kermesse (sfileranno anche Salvini e la compagna Elisa Isoardi), quindi in Sala grande la cerimonia di rito, seguita dalla proiezione di «First Man» di Damien Chazelle e dalla cena di gala sulla spiaggia dell’hotel Excelsior. Il giorno successivo, Mattarella visiterà i Giardini della Biennale prima di rientrare a Roma. Salvini, invece, resterà a Venezia per un appuntamento a Palazzo Balbi: firmerà, con il governatore Luca Zaia, il protocollo anti-corruzione sulla Pedemontana.
«Appena ci verranno comunicati gli orari e gli spostamenti del Presidente e del ministro - spiega il prefetto Zappalorto - verranno definiti gli ultimi dettagli del servizio di sicurezza. Ma in generale possiamo dire che l’impianto di vigilanza sulla Mostra quello dell’anno scorso, quando già l’allerta anti-terrorismo era stata portata al massimo».
Gagliardi Attiveremo un sistema di scambio rapido di informazioni con il resto del mondo
Zappalorto Controlli su tutti i punti nevralgici della città, dall’aeroporto alle stazioni ferroviarie