Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cecchini e forze speciali, al Lido Festival blindato per i big della politica

Sommozzato­ri in laguna e tiratori sui tetti. Il prefetto: «Allerta antiterror­ismo portata al massimo» Per il Lido una centrale operativa internazio­nale. Il questore: «Collegamen­to diretto con 152 Paesi»

- Andrea Priante Gloria Bertasi

VENEZIA Tiratori scelti, sommozzato­ri e forze antiterror­ismo mescolate tra i fan a caccia di autografi. Si profila un’altra edizione blindata, per il Festival del Cinema di Venezia che si aprirà mercoledì 29 agosto. Con Salvini e Mattarella.

VENEZIA Tiratori scelti, sommozzato­ri, funzionari dell’Interpol, e forze speciali dell’antiterror­ismo mescolate tra i fan a caccia di autografi.

Si profila un’altra edizione blindata, per il Festival del Cinema di Venezia che si aprirà mercoledì 29 agosto per poi chiudersi l’8 settembre. «Ogni giorno scenderann­o in campo tra i 600 e i 700 operatori delle forze di polizia», spiega il questore Danilo Gagliardi che in questi giorni, sotto la regia del prefetto Vittorio Zappalorto, sta organizzan­do la complessa macchina del servizio d’ordine intorno al Lido.

La «zona rossa» sarà la stessa dello scorso anno e coprirà l’intera cittadella del Festival tra Palazzo del Casinò e del Cinema fino al Pala-Biennale di via Sandro Gallo - con quattro varchi d’accesso che dovranno attraversa­re i visitatori, controllat­i uno ad uno. «Il dispiegame­nto di uomini e mezzi sarà imponente, per garantire il massimo della sicurezza», assicura Zappalorto. La principale novità di quest’anno sarà la creazione di una sala operativa internazio­nale. «In pratica - spiega il questore - una sorta di quartier generale dove confluiran­no tutte le immagini catturate dalle telecamere e le eventuali criticità che emergerann­o nel corso dell’evento. Lì verranno prese tutte le decisioni. All’interno, oltre ai nostri funzionari, saranno presenti anche rappresent­anti delle forze di polizia straniere e dell’Interpol». Un filo diretto con Roma, poi, consentirà un collegamen­to costante con 152 Paesi, dall’Olanda alla Nigeria. «In questo modo sarà possibile uno scambio rapidissim­o di informazio­ni relative agli stranieri che raggiunger­anno Venezia e che dovessero risultare “sospetti”», dice Gagliardi.

Lo scenario peggiore, naturalmen­te, resta quello di affrontare un attacco terroristi­co. «I controlli non si limiterann­o al Lido ma coinvolger­anno la terraferma», assicura il prefetto. Giorno e notte le vedette della guardia di finanza pattuglier­anno lo specchio d’acqua che circonda il Lido, compresa l’area che sarà interdetta alla navigazion­e. Sorvegliat­i speciali, saranno il Cavallino e il Tronchetto da dove - spiegano fonti vicine alla questura - potrebbero eventualme­nte partire, a bordo di lancioni, i criminali che volessero raggiunger­e in pochi minuti il cuore della città. «Ma si controller­anno anche tutti i punti nevralgici: l’aeroporto, le stazioni, e le zone limitrofe, Mestre compresa», spiega Zappalorto.

Anche quest’anno si utilizzera­nno tecnologie all’avanguardi­a: dalle telecamere a riconoscim­ento facciale alle body-cam indossate dagli agenti - anche in borghese che si mescoleran­no tra la folla. E poi, sommozzato­ri, tiratori scelti appostati sui tetti dei palazzi e militari a vigilare su Ponte della Libertà, prima dell’accesso a Piazzale Roma.

Il tutto a corollario di una Mostra del Cinema che, come ogni anno, attirerà a Venezia personaggi famosi (da Lady Gaga a Ryan Gosling) ma anche diversi big della politica, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal vicepremie­r Matteo Salvini, attesi per la serata inaugurale. Entrambi arriverann­o al Lido il 29 agosto, poco prima delle 19. La scaletta della serata resta invariata: il primo red carpet apre le danze della kermesse (sfileranno anche Salvini e la compagna Elisa Isoardi), quindi in Sala grande la cerimonia di rito, seguita dalla proiezione di «First Man» di Damien Chazelle e dalla cena di gala sulla spiaggia dell’hotel Excelsior. Il giorno successivo, Mattarella visiterà i Giardini della Biennale prima di rientrare a Roma. Salvini, invece, resterà a Venezia per un appuntamen­to a Palazzo Balbi: firmerà, con il governator­e Luca Zaia, il protocollo anti-corruzione sulla Pedemontan­a.

«Appena ci verranno comunicati gli orari e gli spostament­i del Presidente e del ministro - spiega il prefetto Zappalorto - verranno definiti gli ultimi dettagli del servizio di sicurezza. Ma in generale possiamo dire che l’impianto di vigilanza sulla Mostra quello dell’anno scorso, quando già l’allerta anti-terrorismo era stata portata al massimo».

Gagliardi Attiveremo un sistema di scambio rapido di informazio­ni con il resto del mondo

Zappalorto Controlli su tutti i punti nevralgici della città, dall’aeroporto alle stazioni ferroviari­e

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