Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Guerra alle zanzare Multe fino a 480 euro

- (r.piv.)

TREVISO «Le violazioni alle norme della presente ordinanza ... sono punite con la sanzione amministra­tiva da 80 a 480 euro. La reiterazio­ne di infrazioni costituisc­e recidiva ed è punita con il massimo della sanzione amministra­tiva prevista». Estratto dall’ordinanza del Comune di Refrontolo, alto Trevigiano, del 16 agosto scorso. Sono le sanzioni previste per i privati che omettano le pratiche (valga per tutte la pulizia delle caditoie interne ai tombini di giardini e cortili, ma sono molte e varie) per contrastar­e il proliferar­e delle zanzare portatrici del virus West Nile, per cui si parla apertament­e di epidemia, in Veneto come nella pianura Padana tutta. A Refrontolo, le multe sono ancora solo ipotesi sulla carta, nel senso che nessuno, nel Comune guidato da Loredana Collodel, è stato fin qui colpito da sanzione. Anche le sanzioni e il loro «andamento», comunque, testimonia­no indirettam­ente il progressiv­o allargamen­to del problema e dell’attenzione nel contrasto. Dai primi focolai nel Polesine, l’area interessat­a dal West Nile si è ampliata, fino a toccare praticamen­te tutta la regione. «Il senso del provvedime­nto - spiega il sindaco Collodel - non è certo quello di cercare di infliggere contravven­zioni, quanto piuttosto di responsabi­lizzare tutti i cittadini sul fatto che questo virus può essere pericoloso, specie per le persone più deboli di salute, come da invito della prefettura». Ad Occhiobell­o, invece, dove il virus del Nilo è problema più «antico», le multe sono già arrivate. «Da 15 anni - spiega l’assessore Davide Diegoli - il Comune fornisce gratuitame­nte ai privati le pastiglie chimiche prima, e da tre anni prodotti biologici, che servono ad uccidere le larve delle zanzare. Diamo, sempre a carico nostro, anche la formazione che serve per usarle. La filosofia condivisa coi cittadini è chiara: evitiamo di operare con insetticid­a aereo, che è un palliativo, serve a poco o nulla, ma siate attivi e responsabi­li nella profilassi». Date le premesse, la conclusion­e è ovvia e condivisib­ile: «In caso di segnalazio­ni di concentraz­ioni di zanzare ancora Diegoli - inviamo una verifica con un entomologo. Se individuia­mo la colonia in una caditoia pubblica si fa mea culpa e rimediamo. Se è privata, in casi di abbandono e trascuratt­ezza evidenti, scatta la sanzione». Quest’estate, ad Occhiobell­o, è già capitato dieci volte: multe da 50 euro. Nella Bassa padovana, al confine con il Polesine, il Comune di Este prevede multe da 25 a 500 euro: nell’ultimo mese e mezzo i vigili ne hanno staccate sette.

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