Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cuochi della crociera si tuffano da Rialto La gara finisce in multa
VENEZIA Stavano nuotando in canale come se fossero in piscina, incuranti del divieto di balneazione e in barba del pericolo e chissà quanto ci sarebbero rimasti se una signora, rientrando a casa, non avesse visto due uomini in acqua, a pochi metri dal ponte di Rialto.
Era passata da poco l’una di notte di lunedì e la donna, invece di scattare una foto per postarla indignata sui social, sullo schermo dello smartphone ha digitato «113» e ha avvisato le forze dell’ordine. In pochi istanti, sul posto sono arrivati vigili e polizia e i due, uno ventottenne sudafricano e un ventiseienne guatemalteco in servizio su una nave da crociera, sono stati fermati e multati: 450 euro ciascuno per violazione del divieto di balneazione.
La vicenda non è però finita qui, gli agenti della polizia municipale hanno controllato le riprese delle telecamere di videosorveglianza di Rialto ed ecco la rivelazione: i due uomini si erano tuffati dal ponte. Si tratta, appunto, di dipendenti delle cucine di una nave da crociera ormeggiata alla stazione Marittima in libera uscita, che hanno ben pensato di tuffarsi da Rialto, uno addirittura due volte.
Nel video si vede chiaramente un uomo che si tuffa e risale e, quindi, entrambi che si gettano dall’arcata del ponte in canale. «Presi i due cretini che si sono tuffati, grazie a chi ha telefonato, invece di fotografare», commenta sui social il sindaco Luigi Brugnaro.
I vigili, che già saliti a bordo della nave per identificare i tuffatori (avevano con sé solo il pass per lo sbarco), ora passeranno alla linea dura, a breve sarà presentato un esposto in Procura con l’ipotesi di reato di pericolo per la navigazione, che comporta una denuncia e una sanzione di circa 2 mila euro.
Fosse già in vigore il nuovo Regolamento di polizia e sicurezza urbana i due potrebbero avere seri problemi con il lavoro, il tuffo è infatti punito con il «daspo», il foglio di via dalla città.
Non è, come potrebbe pensare più di qualcuno, una misura studiata per garantire il decoro della città, c’è un serio problema di sicurezza, se fosse transitato un vaporetto o qualsiasi altra imbarcazione i due uomini avrebbero potuto ferirsi gravemente come è accaduto due anni fa ad un marinaio australiano che per i traumi e le fratture provocate dal tuffo finito sul cofano di un taxi è morto dopo tre settimane in ospedale.
A Ferragosto, un altro giovane (Renee, così si è presentato il trentenne australiano ai passanti) si è lanciato da Rialto ed è partita la «caccia all’uomo» per sanzionarlo. Sempre ieri, sui social sono comparse le foto di un uomo nudo mentre prende il sole al Tronchetto tra i veicoli parcheggiati e di una donna in topless su un pontile lungo il Canal Grande.
Sdegnati, molti commenti su Facebook e Twitter chiedono il pugno di ferro contro tutti i comportamenti cafoni.