Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Al Lido il dramma di Norma Cossetto «Non dimenticare»
SCHIO Tenta di unirsi civilmente con un altro uomo, ma la carta d’identità è falsa: in realtà era irregolare in Italia e già destinatario di un provvedimento di espulsione.
Un senegalese di 24 anni e il suo aspirante coniuge, un italiano di 46 anni residente in provincia di Biella, sono stati denunciati dalla polizia locale del consorzio Alto Vicentino dopo essere stati scoperti a tentare di raggirare il Comune di Schio.
Secondo quanto è stato segnalato dallo stesso ufficio dello stato civile del municipio, infatti, la coppia omosessuale aveva chiesto di unirsi civilmente e aveva fatto avere agli uffici i propri documenti d’identità. Gli impiegati però si erano già insospettiti: la fotocopia di una delle carte d’identità, quella del senegalese, sembrava avere qualcosa di strano, forse era fasulla. Così dal Comune è stata contattata la polizia locale, perché esaminasse la documentazione. Gli agenti hanno deciso di andare a fondo, verificando l’originale. Così quando i due aspiranti coniugi mercoledì sono andati insieme in Comune per ultimare le pratiche istruttorie, nell’occasione è stato organizzato un controllo da parte di vigili in abiti borghesi.
Gli agenti hanno accertato che il documento in mano al 24enne era proprio falso. Non solo: una rapida verifica ha permesso agli agenti di polizia locale di scoprire la vera identità dell’uomo. Il 24enne, senza fissa dimora, è risultato irregolare in Italia e aveva già ricevuto un provvedimento di allontanamento dal Paese. Per questi motivi è stato denunciato alla procura di Vicenza, per più ipotesi di reato: falsità materiale commessa da privato oltre che uso di atto falso.
Non solo, al giovane africano è stato intimato di presentarsi in questura a Vicenza il giorno dopo per l’espulsione. Nei guai, a livello penale, è finito anche il compagno. L’italiano è stato infatti denunciato all’autorità giudiziaria per gli stessi capi di imputazione, e dovrà affrontarne le conseguenze.