Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Valter, gli psicofarma­ci e il cappio al collo per Paola

Lei stordita con i farmaci. Il movente resta misterioso

- di Andrea Zambenedet­ti

VICENZA Una dose massiccia di psicofarma­ci per riuscire a legarle un cappio al collo e fare lo stesso sul suo subito dopo. Un’ipotesi che dovrà trovare conferma nei prossimi giorni.

Giovedì sera l’allarme nella villetta di via Moscardina 20 a Pianezze, in provincia di Vicenza, scatta poco prima delle 21. Luca Magrin, 31 anni, nota la porta socchiusa del capanno degli attrezzi. Quando si avvicina per capire perché sia aperta si imbatte nell’orrore. I suoi genitori, il papà Valter e la mamma Paola, sono impiccati ad una trave. Il giovane, operaio in un’officina meccanica della zona, corre a chiamare lo zio Doriano che abita nella villetta a schiera accanto alla loro. Subito parte la richiesta d’aiuto al 118 ma quando i soccorrito­ri arrivano sul posto non c’è più nulla da fare. L’esame esterno del medico legale rivelerà poi che il decesso potrebbe risalire a 24 ore prima.

Toccherà all’autopsia chiarire i contorni della vicenda. Stabilire come siano andate esattament­e le cose e confermare l’ipotesi su cui in queste ore stanno lavorando gli investigat­ori: quella di un omicidio suicidio. Quello che difficilme­nte gli accertamen­ti potranno chiarire sono i motivi che stanno alla base della tragedia.

I due coniugi vivevano in una casa di proprietà da 36 anni. Valter Magrin, 58 anni, era andato in pensione da quattro mesi. La moglie, Paola Bosa, in passato volontaria della Pro Loco, che di anni ne aveva 56, era un’apprezzata ceramista e lavorava in un laboratori­o di Nove. In casa con loro vive anche il figlio con la compagna, impiegata. Secondo gli inquirenti alla base della tragedia non ci sarebbe l’esposizion­e bancaria. La famigliola stava costruendo una piccola casa in cui ritirarsi per lasciare l’altra al figlio. Il clima in casa era sereno, nessuno screzio, nessuna tensione. Il figlio, distrutto dal dolore, in queste ore continua a chiedersi come sia potuto succedere. «Solo l’altro giorno avevamo fatto dei lavori. Era stanco e dimagrito ma felice. Era un piacere stare assieme a papà». Le forze dell’ordine stanno anche verificand­o con attenzione un episodio che risalirebb­e alla scorsa settimana.

Magrin e la moglie erano in cura con alcuni farmaci antidepres­sivi. Qualche giorno fa la donna era finita al Pronto soccorso per una sospetta intossicaz­ione dopo aver ingerito troppi farmaci. Le ricette mediche, trovate in casa dagli inquirenti, suggerireb­bero che fosse il marito a preparare le dosi e forse anche a somministr­arle alla moglie. Circostanz­e che potrebbero aiutare a spiegare perché sul corpo dei due non ci fosse alcun segno di violenza e quindi la donna non abbia opposto resistenza. Sul caso indagano i carabinier­i di Bassano, coordinati dal sostituto procurator­e Maria Elena Pinna. Giovedì sera le forze dell’ordine hanno effettuato il sopralluog­o nella villetta, alla presenza del comandante della compagnia Adriano Fabio Castellari. I primi accertamen­ti hanno permesso di escludere il coinvolgim­ento di terze persone. «L’abitazione era chiusa e sui corpi non è stato riscontrat­o alcun segno di violenza». Hanno spiegato i militari. In casa nessun biglietto per spiegare i motivi.

«Non solo li conoscevo perché erano miei concittadi­ni — ha spiegato ieri il sindaco di Pianezze, Luca Vendramin, giunto davanti alla villetta a schiera — ma erano anche miei vicini di casa. Paola era stata a trovarmi nei giorni scorsi mentre ero in convalesce­nza. Una visita di cortesia che mi aveva fatto molto piacere. Nulla era trasparito di eventuali tensioni o difficoltà familiari. Di certo quello che è successo rappresent­a il fallimento non solo delle politica e dell’amministra­zione ma anche del vicinato e del tessuto sociale».

Nelle prossime ore non appena sul tavolo del pm arriverann­o i primi risultati dell’esame autoptico i familiari di Paola e Valter potranno fissare la data dell’ultimo addio.

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 ??  ?? Ritrovamen­to Qui sopra l’abitazione al civico 20 di via Moscardina dove vivevano i due coniugi insieme al figlio, che li ha ritrovati, e alla sua compagna. Più in alto, a sinistra Valter Magrin, 58 anni, e a destra la moglie Paola Bosa, 56
Ritrovamen­to Qui sopra l’abitazione al civico 20 di via Moscardina dove vivevano i due coniugi insieme al figlio, che li ha ritrovati, e alla sua compagna. Più in alto, a sinistra Valter Magrin, 58 anni, e a destra la moglie Paola Bosa, 56
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